Aprire una società senza notaio: è possibile?

Francesco Oliva

12 Luglio 2016 - 11:19

E’ possibile aprire una società senza notaio? Se si, in quali casi? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Aprire una società senza notaio: è possibile?

Il codice civile italiano prescrive la forma dell’atto pubblico redatto di fronte ad un notaio per aprire una società, di persone o di capitali, che svolge attività di natura commerciale. Spesso, soprattutto per i giovani imprenditori, andare dal notaio per aprire una società rappresenta un incubo: per quale motivo? Ovviamente per il costo di redazione di un atto di questo tipo. Aprire una società presso un notaio può avere costi di 1.500/2.000 euro, variabili anche a seconda del tipo di assistenza fornita dal notaio medesimo. Si pensi per esempio all’attività di supporto nella redazione dell’atto, dello statuto e l’attività di verifica dell’oggetto sociale e dei soci.

In molti casi ci si chiede se sia possibile aprire una società senza notaio. Oggi esistono alcuni casi in cui è possibile aprire una società senza sostenere oneri notarili (si pensi alle Srl semplificate) ovvero aprire società senza notaio (addirittura online come nel caso delle startup innovative).

Aprire una società senza sostenere oneri notarili: il caso delle Srl semplificate

Aprire una società senza l’intervento del notaio rappresenta un primo modo di risparmiare dei soldi in fase di avvio dell’attività, spesso caratterizzata in questi ultimi anni da scarse disponibilità finanziarie.

Questa esigenza di “finanziamento iniziale” dell’attività di impresa è stata fortemente avvertita anche dal legislatore societario che nel 2012 ha dato vita all’istituto della Srl semplificata.

Di cosa si tratta? La Srl semplificata ha realizzato il sogno di molti giovani ovvero quello di aprire una società senza l’intervento di un notaio, o meglio con l’intervento di un notaio che si limita a registrare un atto costitutivo standard.

L’atto costitutivo in oggetto è redatto secondo un modello standard predisposto dal Ministero di Grazia e Giustizia secondo le specifiche previste dalla legge.

Il notaio si limita in questo caso alle seguenti attività:

  • verifica delle generalità dei soci (con relativa sottoscrizione dei moduli antiriciclaggio);
  • verifica dell’oggetto sociale indicato dai soci;
  • registrazione atto costitutivo;
  • apertura partita IVA;
  • iscrizione in Camera di Commercio.

La legge prevede che queste attività debbano essere erogate dal notaio senza il sostenimento di alcun costo.

Gli unici costi da sostenere per la costituenda società Srl semplificata sono relativi al pagamento di imposte e sono i seguenti:

  • imposta di registro per la registrazione dell’atto costitutivo pari ad euro 200,00;
  • diritto camerale annuale pari per il 2016 ad euro 120,00;
  • la tassa vidimazione annuale libri sociali pari ad euro 309,87 e pagabile tramite bollettino postale intestato all’Agenzia delle Entrate;
  • il costo per l’istituzione dei libri sociali obbligatori (libro decisione soci e libro decisioni amministratori) normalmente variabile da 25 a 35 euro cadauno; si consideri poi che tali libri sono soggetti ad una marca da bollo da 16 euro ogni 100 pagine. I libri possono essere acquistati in cartoleria e vidimati presso la Camera di Commercio oppure il notaio.

Nel caso della Srl semplificata abbiamo quindi la possibilità di aprire una società con un intervento ridotto del notaio e senza il sostenimento degli elevati oneri notarili normalmente connessi all’attività di costituzione di una società.

Aprire una società Startup innovativa senza notaio

Ricapitolando: con la Srl semplificata è possibile aprire una società con un intervento del notaio ridotto al minimo indispensabile e senza il sostenimento di alcun onere notarile.

Allora non esiste alcuna possibilità di aprire una società senza notaio? No, recentemente questa possibilità è stata introdotta per le startup innovative.

L’unica previsione giuridica che oggi, infatti, consente di aprire una società senza notaio è quella prevista dall’articolo 4, comma 10 bis del D.L. n. 3 del 2015, convertito in legge 33/2015.

Tale legge è stata recentemente attuata con il Decreto Direttoriale del Mise del 1° luglio 2016 che si riporta qui di seguito:

Grazie a questi provvedimenti oggi è possibile aprire una società senza notaio solo nel caso delle startup innovative. Tuttavia, non si esclude che questo modello super semplificato di avvio dell’attività di impresa possa essere in futuro replicato per altre forme imprenditoriali. La semplificazione, da questo punto di vista, rappresenta davvero una necessità vitale per il futuro economico del nostro Paese.

Cos’è una società startup innovativa che si può aprire senza notaio?

Una startup innovativa è una società di capitali di diritto italiano, che può essere anche costituita in forma cooperativa, oppure una società europea ma residente fiscalmente in Italia, che abbia come oggetto la produzione, lo sviluppo, la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia.
La startup innovativa è dunque un nuovo tipo di impresa che ha come scopo quello di favorire la crescita giovanile e promuovere l’occupazione, soprattutto giovanile e s’incastra perfettamente nei termini dello sviluppo di una nuova imprenditoria giovanile votata all’innovazione, con l’ulteriore finalità di attirare nel nostro Paese capitali esteri, ma anche talenti e imprese nate nel segno dell’innovazione.

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