Usa, nuove accuse alla Cina su Covid e armi alla Russia con la Cia che parla di invasione di Taiwan entro il 2027: Washington sta preparando il terreno a un terza guerra mondiale?
La terza guerra mondiale sarà tra Stati Uniti e Cina, tanto che da mesi da Oltreoceano è in corso una sorta di balletto sulla data entro cui le due superpotenze arriveranno a uno scontro militare diretto per stabilire a chi spetti il controllo dell’ordine mondiale.
Il conflitto in Ucraina così potrebbe essere considerato come una sorta di antipasto - o prologo - di una terza guerra mondiale che potrebbe avere come scintilla non tanto l’invasione in atto da parte della Russia, quanto la situazione legata a Taiwan.
Gli Usa così negli ultimi giorni sembrerebbero aver messo in atto una sorta di piano mediatico per indebolire l’immagine di Pechino: nuove voci sulla fuga da laboratorio come origine del Covid, altre accuse su possibili forniture di armi alla Russia e bocciatura del piano per la pace in Ucraina presentato dalla Cina a un anno dallo scoppio della guerra.
Naturalmente si potrebbe trattare di una mera coincidenza - la questione origine del Covid è ancora tutta da definire e il piano per la pace della Cina è molto fumoso e velleitario, mentre sulle armi alla Russia è logico che a Pechino sia in atto una riflessione in attesa di capire quali saranno le mosse della Nato sulle nuove forniture a Kiev - ma ormai che i rapporti tra i due Paesi siano ai minimi storici è un pericoloso dato di fatto.
Il sospetto di conseguenza è che gli Stati Uniti - e viceversa - da tempo si stiano preparando a una terza guerra mondiale contro la Cina: resta solo da capire se sarà l’Ucraina o Taiwan la nuova pistola di Sarajevo.
I presupposti per una terza guerra mondiale
Ucraina e Russia rispettivamente senza l’aiuto militare ed economico degli Stati Uniti e il sostegno politico della Cina, difficilmente potrebbero andare avanti a lungo in una guerra così dispendiosa e logorante.
Del resto in ballo non c’è il destino del Donbass, della Crimea o dei due presidenti Putin e Zelensky, ma la definizione di chi tra Occidente e Oriente potrà dettare e decidere le regole del gioco per i prossimi decenni.
Ecco perché una eventuale terza guerra mondiale sarà tra Cina e Stati Uniti con tutti gli altri che avranno ruoli comprimari; in questo ipotetico scenario, è bene dare uno sguardo a quelle che sono le ultime notizie che arrivano da Oltreoceano.
Come rivelato dal Wall Street Journal, un rapporto riservato realizzato dal dipartimento dell’Energia a stelle e strisce sarebbe giunto alle conclusioni che la pandemia da Covid probabilmente sia frutto di un errore da laboratorio, con Washington che poi si è affrettata a precisare di “non avere una risposta definitiva”.
La Cina è finita sotto accusa nelle ultime settimane da parte della Nato anche perché, stando alle parole del numero uno della Cia William Burns alla Cbs, ci sarebbe la convinzione che “la leadership cinese stia valutando la possibilità di fornire materiale letale” alla Russia.
Sempre Burns poi ha dichiarato come Xi Jinping abbia dato ordine al suo esercito di essere pronto a invadere Taiwan entro il 2027, specificando poi che “la nostra valutazione a oggi è che il leader e i capi dell’esercito di Pechino non siano sicuri di riuscire a portare a termine la missione”.
Alla luce di queste dichiarazioni e rivelazioni una domanda sorge spontanea: gli Usa stanno preparando dei presupposti per giustificare una terza guerra mondiale? Una domanda che si spera abbia una risposta negativa, anche se al momento tutti gli indizi farebbero pensare al contrario.
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