Matteo Messina Denaro è stato arrestato, duro colpo alla mafia: finisce così la fuga del capo di Cosa Nostra, da anni latitante e considerato come il ricercato numero uno in Italia.
Matteo Messina Denaro è stato arrestato. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Ros con l’impiego di un centinaio di agenti, con il super boss della mafia che da tempo è considerato come il ricercato numero uno in Italia.
A dare la notizia è stata l’Ansa, con l’inchiesta che ha portato alla cattura dello storico capomafia che è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido: sarebbero stati in totale un centinaio gli agenti coinvolti nell’operazione.
Vertice del mandamento di Castelvetrano, dopo la cattura di Totò Riina e Bernardo Provenzano è stato indicato come il nuovo capo di Cosa Nostra, capace di guidare la mafia negli ultimi decenni diventando una sorta di fantasma.
Latitante dal 1993, l’arresto di Matteo Messina Denaro rappresenta un duro colpo alla mafia: il boss di Cosa Nostra è stato catturato mentre era in un day hospital alla clinica Maddalena di Palermo, praticamente nel pieno centro del capoluogo siciliano.
Sempre l’Ansa riferisce che dopo il suo arresto Messina Denaro è stato condotto in una località segreta; da quanto si apprende, il boss da tempo da oltre un anno si recava periodicamente nella clinica per sottoporsi a delle cure.
Mafia: l’arresto di Matteo Messina Denaro
Stando a quanto riferito dal comandante del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto, Messina Denaro “si era recato nella clinica privata dove è stato arrestato per sottoporsi a terapie”.
Negli scorsi anni Matteo Messina Denaro diverse volte è riuscito a sfuggire alla cattura: gli inquirenti da sempre sono stati convinti che il boss fosse in Sicilia, con la sua fuga ora che è terminata dopo una latitanza durata quasi trent’anni.
“Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia - è stato il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni -. All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa”.
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