Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato accusato di 17 nuovi reati dal dipartimento di giustizia statunitense, fra cui quello di spionaggio
Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha svelato 17 nuove accuse al fondatore di Wikileaks Julian Assange. Quest’ultimo avrebbe pubblicato documenti segreti coadiuvando l’ex analista dell’intelligence militare Chelsea Manning, aiutandola a ottenere l’accesso a informazioni secretate.
Wikileaks, 17 nuovi capi d’accusa per Julian Assange
A formalizzare le accuse a Julian Assange è stata la corte distrettuale dell’East Virginia, e sono state rivelate dal dipartimento di giustizia in conferenza stampa a Washington. Al momento il fondatore di Wikileaks è detenuto dalle autorità britanniche, dopo che l’ambasciata dell’Ecuador, dove ha vissuto per quasi 7 anni, lo ha espulso.
Un ufficiale ha detto che Assange è stato “complice” e “ha cospirato con” Manning, inizialmente condannata a 35 anni di prigione, la cui pena fu ridotta a 7 anni dall’allora presidente USA Barack Obama. Adesso è di nuovo detenuta per essersi rifiutata di testimoniare davanti a un gran giurì in un’indagine su Wikileaks e Assange. Era stata appena rilasciata dopo 62 giorni di detenzione, sempre per il suo rifiuto di collaborare.
Assange mise in pericolo collaboratori USA
Nel 2010 Wikileaks diffuse centinaia di informazioni e conversazioni riservate del Governo degli Stati Uniti, fra cui alcune su collaboratori stranieri in Medio Oriente, in particolare Iraq e Afghanistan. Secondo la Corte, la condivisione di questi nomi mise molti individui in condizioni di rischio imminente, e Assange “sapeva che la pubblicazione di queste fonti li metteva in pericolo”.
Queste fonti umane includevano giornalisti locali, leader religiosi e dissidenti politici. Tali informazioni potevano cadere in mano di gruppi terroristi e paesi ostili agli Stati Uniti, e infatti “documenti correlati” furono trovati nel covo di Osama bin Laden.
Assange è stato arrestato a Londra per un’accusa minore lo scorso aprile. È stato accusato di aver cospirato con Manning per ottenere l’accesso a un computer governativo. Si era rifugiato nel 2012 presso l’ambasciata ecuadoregna per sfuggire all’estradizione in Svezia, dove è accusato di violenza sessuale.
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