Assegni familiari, più soldi agli stranieri: dall’Inps via libera ai pagamenti

Simone Micocci

4 Agosto 2022 - 16:38

Assegni al nucleo familiare, Anf: sbloccati i pagamenti per i residenti all’estero. Importanti novità per gli stranieri, in arrivo un maxi assegno dall’Inps.

Assegni familiari, più soldi agli stranieri: dall’Inps via libera ai pagamenti

Ci sono novità per gli assegni familiari (Anf) riconosciuti agli stranieri: con la circolare n. 95 del 2022 l’Inps recepisce quanto stabilito dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 65/2022, estendendo il diritto a tale misura nei confronti dei familiari che risiedono all’estero.

Fino a oggi, infatti, tra cittadini italiani e stranieri vi era una disparità di trattamento: per i primi, infatti, gli assegni al nucleo familiare sono stati riconosciuti anche in favore di coniuge e figli residenti all’estero, diversamente per gli stranieri si è tenuto conto solamente dei familiari residenti nel nostro Paese.

A tal proposito, la Consulta è intervenuta per uniformare il tutto, stabilendo che anche per gli stranieri - purché titolari del permesso di soggiorno di lungo periodo o di un permesso unico di soggiorno - gli assegni familiari vanno calcolati tenendo in considerazione anche i familiari, come possono essere coniuge e figli, residenti all’estero.

Una novità che incide su coloro che hanno già presentato domanda, come pure per chi ha percepito gli assegni ma solamente in misura ridotta. Questi, infatti, possono presentare domanda di riesame così da far valere il loro diritto agli assegni al nucleo familiare non percepiti negli ultimi 5 anni, così da garantirsi un maxi importo dall’Inps.

Nella circolare 95 del 2022 l’Inps fornisce tutte le informazioni a riguardo, facendo chiarezza su qual è la documentazione da produrre per risolvere una tale impasse.

Assegni al nucleo familiare: una sola novità, ma fondamentale

Come spiegato dall’Inps nella suddetta circolare, la sentenza della Corte Costituzionale interviene su un solo aspetto, ossia sulla possibilità che gli stranieri regolarmente residenti in Italia possano avere diritto agli assegni familiari per i loro familiari ancora residenti all’estero.

Per il resto non ci sono differenze rispetto a quanto succedeva prima, con l’importo degli assegni familiari che continua a essere erogato in base alla tipologia del nucleo familiare - ossia con importi decrescenti in base a scaglioni crescenti del reddito - e per il numero dei componenti, tenendo appunto in considerazione anche quelli residenti all’estero.

Cosa possono fare gli stranieri

Adesso per gli stranieri regolarmente residenti in Italia e in possesso di uno tra permesso di soggiorno di lungo periodo o di un permesso unico di soggiorno si aprono diversi scenari.

Intanto l’Inps ha assicurato che le domande presentate e non ancora definite saranno trattate tenendo conto delle nuove regole, quindi l’iter dovrebbe sbloccarsi al più presto con esito positivo.

Per coloro a cui la domanda presentata è già stata respinta, invece, vi è la possibilità di richiedere il riesame; tali richieste, si legge nella circolare, saranno accolte in autotutela tenendo conto della prescrizione quinquennale.

Anche per chi ha presentato ricorso contro l’istanza di rifiuto siamo vicini alla svolta: fa sapere l’Inps, infatti, che i giudizi in corso verranno estinti in quanto le richieste originarie saranno accolte.

Si ricorda, comunque, che anche per gli stranieri valgono le nuove regole per gli assegni al nucleo familiare entrate in vigore il 1° marzo scorso. Da tale data è entrato in vigore il nuovo strumento conosciuto come assegno unico e universale per figli a carico, il quale prende il posto degli assegni familiari: per questo motivo, dal’1 marzo 2022 gli Anf spettano solamente per alcuni familiari, sia se residenti in Italia che all’estero.

Richiesta Anf per gli stranieri: quali documenti servono

Nella stessa circolare viene fatta chiarezza sui documenti che gli stranieri devono allegare nel presentare la richiesta di assegni al nucleo familiare, sottolineando che nel caso di domanda per i familiari residenti all’estero non ci si potrà avvalere dell’autocertificazione, in quanto si fa riferimento a situazioni non accertabili ex post dalle autorità italiane.

A tal proposito, questi dovranno rivolgersi all’autorità dello Stato estero per chiedere una serie di documenti, i quali devono essere tradotti in lingua italiana e autenticati dall’autorità consolare italiana.

Nel dettaglio, tra i documenti richiesti ci sono quelli utili per accertare:

  • stato di famiglia, con l’indicazione riguardante il legame di parentela rispetto ai componenti per i quali si richiedono gli Anf;
  • redditi dei familiari prodotti all’estero, il cui valore va espresso in euro;
  • eventuale situazione d’inabilità di uno o più componenti.

Inoltre, per casistiche particolari - come può essere il riconoscimento del diritto nel caso di abbandono del nucleo familiare da parte di uno dei due coniugi - andrà prodotta la relativa documentazione utile per accertare la veridicità di quanto dichiarato.

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