Assegno d’inclusione, l’Inps ha introdotto nuove funzioni nella piattaforma online. Diventa più semplice comprendere il calcolo dell’importo spettante.
Con il messaggio n. 2146 del 6 giugno, l’Inps ha annunciato un rinnovamento del servizio online dedicato all’Assegno di inclusione. Sono state introdotte nuove importanti funzionalità utili alle famiglie, in particolare per coloro che vogliono conoscere le ragioni che hanno portato a un certo risultato per l’importo percepito.
Migliora, quindi, l’esperienza lato utente della piattaforma dedicata all’Assegno di inclusione, disponibile dall’area personale una volta effettuato l’accesso (previa autenticazione con credenziali Spid, Cns o Cie), attraverso una serie di funzioni utili a tenere sotto controllo costante la percezione della misura.
Vediamo dunque come è cambiata la piattaforma dedicata all’invio e alla consultazione della domanda di Assegno di inclusione concentrandoci sui singoli interventi introdotti dall’Inps.
Il calcolo dell’importo
Uno dei problemi riscontrati in questi primi mesi ha riguardato la difficoltà di conoscere i dettagli dell’esito, in particolare per quanto riguarda il calcolo dell’importo spettante. A tal proposito, l’Inps comunica di aver introdotto una duplice funzione che dovrebbe essere d’aiuto in tal senso:
- Isee e requisiti economici: nella tabella riferita al nucleo familiare viene aggiunta l’informazione relativa alla tipologia del componente. Vengono così distinti i componenti che sono nella scala di equivalenza (che quindi contribuiscono a incrementare l’importo spettante) da quelli che non lo sono. Viene inoltre individuata la componente attratta o aggiuntiva, quale ad esempio il genitore non sposato e non convivente;
- Importo: se vi siete mai chiesti le ragioni per cui l’Assegno di inclusione è troppo basso, adesso avrete finalmente la risposta. Sempre nell’apposito spazio dedicato ai dettagli dell’esito, infatti, cliccando sul valore dell’importo disposto vengono visualizzati i passaggi del calcolo. Sempre qui viene visualizzata l’indicazione riferita al componente del nucleo a cui viene attribuita la quota afferente al canone di locazione.
Novità nella compilazione delle domande
Altra novità è quella introdotta nella fase di acquisizione della domanda. Qui infatti, si può non indicare se i componenti di età compresa tra i 18 e i 29 anni hanno assolto o meno all’obbligo di istruzione.
Ricordiamo, infatti, che la normativa prevede che coloro che non hanno assolto a un tale obbligo devono necessariamente essere iscritti e frequentare percorsi di istruzione per adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.
Tuttavia, mentre prima questa informazione doveva essere data al momento dell’invio della domanda, d’ora in avanti non sarà più obbligatoria. Compete infatti ai servizi sociali, in fase di primo incontro, accertare la sussistenza di un tale requisito.
Variazione dei dati di cittadinanza e di residenza
Ai fini della percezione dell’Assegno di inclusione è molto importante l’indirizzo di residenza, anche solo per individuare qual è il Comune a cui compete la presa in carico dei beneficiari.
A tal proposito, in piattaforma viene inserita una nuova funzionalità che consente di indicare eventuali variazioni relativi alla cittadinanza e alla residenza dichiarati al momento della domanda. Per il momento, invece, non è ancora possibile effettuare modifiche dei dati anagrafici.
Variazione dei recapiti
È invece possibile modificare i recapiti di riferimento per le comunicazioni Inps. Nel dettaglio, accedendo all’area personale MyInps, senza andare al servizio Assegno di inclusione, cliccate sulla sezione “I tuoi dati”, seguito da “Contatti e consensi”, “Modifica” e “Gestione contatti personali”.
Qui si possono immediatamente aggiornare numero di telefono ed email: un passaggio molto importante, perché in caso di contatti non corretti non si ricevono le comunicazioni dell’Inps.
Attenzione però perché la piattaforma Inps non comunica con il Sistema informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL). In caso di variazione dei contatti, quindi, l’aggiornamento andrà effettuato anche sulla piattaforma dove è stato sottoscritto il Patto di attivazione digitale. In caso contrario i centri per l’impiego e gli operatori dei servizi sociali non disporranno dei contatti aggiornati, con il rischio di saltare qualche importante appuntamento facendo così scattare le sanzioni previste per chi non rispetta gli obblighi connessi alla percezione dell’Assegno di inclusione.
Sarà quindi necessario effettuare l’accesso alla piattaforma Siisl, e accedere al servizio “Il mio profilo”, cliccando sul nome del percettore in alto a destra della Home Page. Qui si possono modificare i dati di contatto, così da essere sicuri di essere sempre reperibili.
Per maggiori informazioni sulle variazioni intervenute, alcune delle quali riguardano anche il Supporto per la formazione e il lavoro, potete consultare il testo del messaggio Inps che trovate di seguito.
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