Assegno unico di febbraio più basso nonostante gli aumenti, ecco perché

Simone Micocci

23 Febbraio 2023 - 09:56

Assegno unico non aumentato a febbraio, anzi l’importo è più basso rispetto al mese scorso: com’è possibile? Facciamo chiarezza.

Assegno unico di febbraio più basso nonostante gli aumenti, ecco perché

In questi giorni non si parla d’altro che di aumento dell’assegno unico visto l’imminente pagamento di febbraio (ad alcune famiglie già regolarmente accreditato). Eppure, potrebbe succedere che nonostante gli aumenti annunciati l’importo dell’assegno unico percepito risulti essere più basso rispetto al mese scorso.

A tal proposito è lecito chiedersi come sia possibile visto che di fatto non dovrebbero esserci novità che impattano negativamente rispetto a gennaio, in quanto l’Isee utilizzato per il calcolo dovrebbe essere lo stesso (quello scaduto il 31 dicembre scorso) e l’unica variazione è dettata dall’applicazione di rivalutazione e nuove maggiorazioni che vanno a impattare positivamente sull’assegno unico.

Eppure ci sono famiglie che guardando all’importo dell’assegno unico di febbraio si sono rese conto di una riduzione, o comunque di un aumento inferiore a quello che era stato annunciato. Noi stessi ci siamo chiesti come potesse essere possibile e dopo una serie di verifiche abbiamo individuato la causa del problema: differentemente da come era stato annunciato, l’Inps per il calcolo dell’assegno unico di febbraio ha utilizzato l’Isee 2023 anziché il 2022, riducendone così l’importo a coloro che hanno beneficiato di un miglioramento della condizione economica nell’ultimo periodo.

A ciò si somma il fatto che - differentemente da come era stato annunciato - a febbraio non sono stati accreditati gli arretrati riferiti a gennaio, i quali avrebbero di certo contribuito a rendere più pesante la rata di questo mese.

Assegno unico di febbraio più basso in caso di aumento dell’Isee

Nel testo del decreto n. 230 del 29 dicembre 2021, precisamente all’articolo 6, comma 7, si legge che per “l’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente”.

Una regola confermata da diverse circolari Inps - l’ultima la n. 132 del 15 dicembre 2022 - tant’è che alle famiglie viene dato tempo fino al 28 febbraio per rinnovare l’Isee così da evitare che da marzo l’assegno unico venga pagato per il minimo dell’importo.

Non avendo specificato ulteriori termini oltre quello del 28 febbraio, le famiglie si sono mosse come meglio credevano: c’è chi lo ha richiesto a gennaio, chi invece ha atteso i primi di febbraio e chi ancora aspetterà gli ultimi giorni del mese.

Da una serie di controlli, però, noi di Money.it siamo venuti a conoscenza che l’Inps - previa comunicazione interna inviata ai propri uffici - ha autorizzato al ricalcolo dell’assegno unico già a febbraio laddove l’Isee 2023 fosse già inserito a sistema. Nel messaggio, datato 19 gennaio, non vengono indicate altre scadenze: l’importante, quindi, è che l’Isee risulti aggiornato al momento dell’elaborazione della mensilità di febbraio per far scattare il ricalcolo.

Ricalcolo che può essere sì positivo per tutti coloro che hanno un Isee 2023 più basso rispetto al 2022, ma anche viceversa: in caso di un valore dell’attestazione maggiore, infatti, ne risulta una riduzione dell’assegno unico, ragion per cui la mensilità pagata a febbraio risulta più bassa di quella di gennaio.

Una riduzione che in alcuni casi ha annullato totalmente l’effetto positivo di rivalutazione e nuove maggiorazioni, in altri - laddove l’aumento dell’Isee c’è stato ma non particolarmente rilevante - l’ha solamente limitato.

Ricapitolando, l’Istituto ha solamente anticipato di un mese il ricalcolo che era stato annunciato per marzo (come previsto dalla normativa). Quindi, l’importo pagato questo mese sarà lo stesso che riceverete fino al prossimo anno, almeno fino a quando non farete richiesta dell’Isee 2024 (ferma la possibilità di richiedere l’Isee corrente così da provare ad aumentare nuovamente l’importo mensile).

Niente arretrati a febbraio

Come anticipato, a febbraio non ci sono neppure gli arretrati di gennaio. Nel dettaglio, dal momento che la rivalutazione degli importi e il riconoscimento delle nuove maggiorazioni introdotte dalla legge di Bilancio 2023 per chi ha figli piccoli decorrono da gennaio ma sono state applicate da febbraio, l’Inps aveva annunciato per questo mese l’arrivo dell’arretrato riferito alla scorsa mensilità.

Tuttavia, l’Istituto ha rinviato il pagamento degli arretrati per il prossimo mese: probabile, quindi, che a marzo 2023 ne risulti un importo di assegno unico più alto rispetto al mese corrente, mentre da aprile la situazione ritornerà alla normalità.

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