Assegno unico in pagamento nella seconda metà di gennaio: quando esattamente? Ecco tutto quello che serve sapere.
Con l’inizio dell’anno nuovo le famiglie si pongono domande sui prossimi pagamenti effettuati dall’Inps, in particolare per l’Assegno unico universale che tra l’altro a breve godrà di un leggero aumento dell’importo.
D’altronde l’Assegno unico rappresenta per molte famiglie, specialmente le più numerose con Isee basso, un’entrata considerevole e pertanto è importante conoscere la data di arrivo così eventualmente da poter programmare alcune spese.
Fortunatamente l’Inps è molto puntuale nell’ufficializzare quali sono le date di pagamento dell’Assegno unico e di altre prestazioni (come nel caso dell’Assegno di inclusione), mantenendo nel 2025 un calendario simile a quello già utilizzato nel 2024. Come da consuetudine, infatti, l’Assegno unico viene pagato subito dopo la seconda metà del mese di riferimento per coloro che lo prendono da tempo: discorso differente, invece, per chi ne ha fatto domanda il mese precedente oppure per coloro che nell’ultimo mese hanno subito una variazione del nucleo familiare tale da comportare un ricalcolo del beneficio, per i quali l’attesa si protrae fino alla fine del mese.
A tal proposito, ecco tutto quello che - con l’arrivo dell’anno nuovo - serve sapere sull’Assegno unico universale: dalla prossima data di pagamento appunto alla scadenza entro cui rinnovare l’Isee, fino ai nuovi importi risultanti dalla rivalutazione (che tuttavia non verranno riconosciuti già a gennaio in quanto bisognerà attendere che venga ufficializzato il tasso definitivo).
Quando viene pagato l’Assegno unico a gennaio 2025
Come anticipato, per chi prende l’Assegno unico universale già da tempo, l’arrivo della rata di gennaio è in arrivo nella seconda metà di gennaio. Nel dettaglio, le giornate da prendere in considerazione sono:
- giovedì 16 gennaio 2025
- venerdì 17 gennaio 2025
- sabato 18 gennaio 2025
Attenzione però perché queste date non sono state ancora ufficializzate dall’Inps, quindi potrebbero subire una leggera modifica, ad esempio con la possibilità che alcuni pagamenti possano slittare a lunedì 20 gennaio.
Dovranno sicuramente attendere la fine del mese, invece, coloro che hanno fatto domanda di Assegno unico a dicembre, oppure chi nell’ultimo mese ha comunicato una variazione tale da comportare il ricalcolo della prestazione, ad esempio qualora nell’ultimo periodo ci sia stato un cambio dell’Isee. Per loro l’arrivo dei soldi è in programma nella settimana che va dal 27 al 31 gennaio 2025.
Ricordiamo che a ridosso del pagamento la data esatta viene comunicata dall’Inps ai diretti interessati attraverso i canali ufficiali, quindi tramite l’applicazione IO oppure nel portale dei pagamenti presente nell’area personale MyInps.
Entro quando rinnovare l’Isee
Con l’arrivo dell’anno nuovo è poi il momento di rinnovare l’Isee per continuare a godere dell’Assegno unico calcolato correttamente sulla base della propria condizione economica. Ricordiamo, infatti, che questa prestazione spetta anche a chi non presenta l’Isee, ma che in tal caso viene pagato l’importo minimo previsto dalla legge.
Chi quindi non rinnova l’Isee entro le scadenze previste deve mettere in conto che l’importo solitamente percepito potrebbe subire un taglio notevole. Nel dettaglio, il termine entro cui farlo è fissato al 28 febbraio 2025, il che significa che per le prossime due mensilità non bisogna temere alcun taglio.
Senza questo passaggio, a marzo 2025 l’Assegno unico verrà pagato ma l’importo si riduce al minimo. C’è comunque possibilità di recuperare quanto perso rinnovando l’Isee entro la fine di giugno: in questo caso in sede di conguaglio verranno pagati anche gli arretrati dei mesi precedenti.
L’aumento dell’Assegno unico nel 2025
A decorrere dal 2025 l’importo dell’Assegno unico universale aumenta per effetto della rivalutazione, ossia quel meccanismo con cui gli importi della prestazione vengono adeguati al costo della vita.
Gli aumenti scattano da gennaio ma probabilmente l’Inps li riconoscerà solo a partire dal mese successivo visto che nel frattempo non è stato ancora comunicato il tasso definitivo di inflazione che verrà utilizzato per adeguare gli importi. In quella sede verranno anche riconosciuti gli arretrati riferiti a gennaio.
Per il momento sappiamo che l’indice di rivalutazione provvisorio è pari allo 0,8%: sappiamo quindi che la misura massima della prestazione sale a 200,99 euro (con Isee fino a 17.227,33 euro), mentre il minimo aumenta di appena 50 centesimi salendo a 57,45 euro (con Isee a partire da 45.939,56 euro).
Per quanto riguarda i figli maggiorenni, fino a un massimo di 21 anni, l’importo passa invece a un massimo di 97,68 euro a un minimo di 28,72 euro.
A tal proposito, in questa tabella trovate tutte le altre informazioni sui nuovi importi dell’Assegno unico nel 2025, compresi quelli che riferiscono alle maggiorazioni previste.
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