Assegno unico con importo errato nonostante l’Isee: i chiarimenti dell’Inps

Luna Luciano

08/04/2022

Emergono le prime problematiche con l’assegno unico. C’è chi ha ricevuto un importo errato o minimo nonostante abbia presentato l’Isee. L’Inps fornisce i primi chiarimenti: ecco cosa fare.

Assegno unico con importo errato nonostante l’Isee: i chiarimenti dell’Inps

Sono giunti i primi accrediti dell’assegno unico, ma in molti hanno ricevuto un importo errato, nonostante gli utenti avessero presentato l’Isee.

Si conclude così la prima settimana di pagamenti per l’assegno unico universale, la nuova misura di sostegno prevista per le famiglie con figli a carico. Sono emerse quindi le prime criticità e anomalie del sistema. Non tutti infatti hanno ricevuto la somma che spettava loro.

Davanti a simili problematiche è proprio l’Inps a fornire spiegazioni e rassicura: l’Isee sarà controllato ogni mese e nelle prossime settimane agli uffici sarà rilasciata l’implementazione della piattaforma per modificare o correggere le domande. Ecco cosa è accaduto e cosa bisogna fare per ottenere l’importo corretto dell’assegno unico.

Assegno unico con importo errato: cosa è successo e perché?

Con la prima settimana di pagamenti dell’assegno unico universale, è capitato ad alcuni utenti di vedersi accreditato un importo errato, inferiore alle aspettative. Alcuni hanno ricevuto l’importo minimo di 50 euro per figlio nonostante abbiano un Isee inferiore a 40mila euro.

Il disguido è stato dovuto al fatto che molti utenti hanno presentato la domanda per l’assegno unico senza avere prima calcolato l’Indicatore, ottenuto solo in un secondo momento.

È quindi accaduto che la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), presentata entro il 28 febbraio, non sia stato calcolato, benché il controllo dell’Isee sia stato uno degli ultimi controlli dell’Inps prima di calcolare gli importi per le famiglie. In molti hanno quindi presentato ricorso per rivedere la domanda.

Assegno unico con importo errato: le spiegazioni dell’Inps

A tutti quegli utenti che questo mese hanno visto accreditarsi l’assegno unico con importo errato, l’Inps rassicura e fornisce le dovute spiegazioni: sarà possibile modificare la propria domanda, dichiarando l’Isee corretto e per farlo ha già pronto il piano. Sarà compito delle sedi territoriali e ai patronati quello di raccogliere le eventuali richieste e ricorsi dei cittadini.

Nelle prossime settimane, infatti, sarà rilasciata agli uffici l’implementazione della piattaforma per modificare o correggere le domande. Inoltre, si potrà consultare l’elenco dei beneficiari con i relativi importi. Le domande quindi pervenute da 5-31 marzo riceveranno il pagamento entro il mese successivo, nella settimana tra il 15-21 aprile.

Davanti alle problematiche emerse in questa prima settimana quindi l’Inps rassicura che l’Isee sarà verificato ogni mese e che sarà presto attivata la procedura per recuperare gli importi: “gli arretrati saranno erogati a conguaglio con gli assegni successivi a marzo”. Solo in seguito sarà stabilito se erogarli ogni mese, oppure alle scadenze di giugno, settembre e dicembre.

Assegno unico errato: come modificare Isee e importo

Come già anticipato, per chi ha ricevuto un importo errato dell’assegno unico potrà modificare la propria domanda, ricevendo così l’importo corretto, ma potrebbe non essere chiaro a molti come modificare la domanda, cambiando l’Isee.

Come spiegato dall’Inps, una volta che le sedi territoriali potranno modificare le domande sarà possibile aggiornare gli importi assegnati. Ma per poter ottenere l’importo corretto, la modifica non sarà automatica, ma sarà necessario recarsi presso gli uffici.

Ad esempio se il nucleo familiare si modifica rispetto a quando è stata presentata la domanda, non essendo previsto un incrocio automatico delle banche dati per aggiornare gli importi - come ha spiegato Il sole 24ore - l’utente dovrà preparare tutta la documentazione necessaria e richiesta e dovrà recarsi presso gli uffici delle sedi territoriali, richiedendo di conseguenza l’aggiornamento dell’Isee.

Anche chi riceverà la quota minima di marzo, nonostante l’Isee presentato o che abbia ricevuto solo in secondo momento un Isee inferiore ai 25mila euro e abbia i requisiti necessari per chiedere un maggiore compenso transitorio, dovrà per forza intervenire. Quindi l’utente dovrà modificare la domanda per poter richiedere la compensazione a conguaglio.

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