Assegno unico, ecco quando viene pagato il mese prossimo. E fate attenzione a cosa succede il 30 giugno, rischiate di perdere dei soldi.
Con l’arrivo di giugno è importante fare chiarezza sulle date di pagamento dell’Assegno unico universale per figli a carico, a oggi una delle misure di sostegno più importanti tra quelle che si rivolgono alla famiglia.
Il calendario di arrivo dell’Assegno unico, infatti, non segue sempre le stesse date: è l’Inps ad aver individuato i giorni di pagamento, comunicandoli - ma solo per il primo semestre del 2024 - con il messaggio n. 15 del 2 gennaio scorso.
È qui che si risponde alla domanda su quando viene pagato l’Assegno unico di giugno, sia per coloro che aspettano il primo pagamento che per chi invece lo percepisce già da tempo. Come vedremo di seguito, infatti, a seconda della situazione potrebbe esserci una variazione nel pagamento della somma spettante.
Senza dimenticare che a fine giugno scade il termine per fare domanda di Assegno unico, o comunque per il rinnovo dell’Isee, e assicurarsi anche gli arretrati per le mensilità precedenti. Un passaggio di cui è importante essere informati, per non rischiare di perdere soldi che spetterebbero di diritto.
Quando arriva l’Assegno unico universale a giugno
Con il pagamento dell’Assegno unico di giugno si conclude il primo semestre dell’anno. A tal proposito, è qui che si ferma il calendario dell’Inps indicato con il messaggio n. 15 del 2 gennaio: a breve, quindi, ci aspettiamo una nuova circolare dell’Istituto con cui verranno indicate le date di pagamento da luglio a dicembre 2024.
Ma concentriamoci sul prossimo pagamento, il quale è in programma nelle seguenti date:
- lunedì 17 giugno;
- martedì 18 giugno;
- mercoledì 19 giugno.
Queste le date di pagamento esclusivamente per coloro che già percepiscono l’Assegno unico da almeno un mese e che nell’ultimo periodo non hanno subito variazioni tali da comportare un ricalcolo dell’importo. Non è invece possibile conoscere con largo anticipo il giorno esatto tra questi tre. Solo a ridosso, infatti, la data verrà comunicata all’interessato attraverso la piattaforma MyInps oppure dall’app Io del telefono.
Per chi invece ha fatto domanda di Auu solamente il mese scorso, il pagamento slitta alla fine del mese, tra lunedì 24 e venerdì 28 giugno. Lo stesso vale per chi ha subito un ricalcolo dell’importo nell’ultimo mese, ad esempio perché ha fatto domanda per un nuovo nato oppure perché ha presentato un Isee corrente nel frattempo.
Cosa succede il 30 giugno
Come anticipato, bisogna ricordare che, ai fini della percezione dell’Assegno unico, a partire dall’1 marzo bisogna essere in possesso dell’Isee aggiornato al 2024. Diversamente il contributo viene pagato ma spetta l’importo minimo.
Chi non ha ancora richiesto l’Isee 2024, quindi, sta percependo l’Assegno unico nella misura minima che nel caso dei figli minori è pari a circa 54 euro al mese. Tuttavia, se entro il 30 giugno dovesse esserci il rinnovo dell’Isee, allora l’importo verrà ricalcolato con decorrenza da marzo, percependo così anche gli arretrati.
Lo stesso vale per chi potrebbe fare richiesta di Isee corrente potendo così aumentare l’importo spettante. Farlo entro il 30 giugno permette di godere di un eventuale incremento anche per le mensilità arretrate. Diversamente, ogni variazione che scatterà da luglio avrà ripercussioni solo sull’Assegno unico pagato il mese successivo.
È così anche per le nuove domande: farne richiesta entro il 30 giugno permette di godere di eventuali arretrati fino a marzo - a patto ovviamente che se ne soddisfino le condizioni - mentre da luglio in poi il primo pagamento decorre dal mese successivo a quello in cui se ne è fatta richiesta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA