Assegno unico, quando arriva a settembre e sorpresa per l’importo

Simone Micocci

10 Settembre 2024 - 14:10

Quando arriva l’Assegno unico a settembre? Pagamento previsto la prossima settimana, in attesa di novità sugli importi.

Assegno unico, quando arriva a settembre e sorpresa per l’importo

L’Assegno unico universale per i figli a carico viene messo in pagamento la prossima settimana, quando al tempo stesso dovrebbero arrivare anche una novità per l’importo.

È l’Inps a comunicare le date di pagamento dell’Assegno unico universale, che si applicano per tutte le famiglie che da più di un mese risultano beneficiarie della misura di sostegno alle famiglie che, come assicurato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non verrà cancellata nel 2025 come invece era stato scritto.

Tuttavia, così come ogni mese, l’Inps indica un range di date e non un giorno esatto, il quale può variare da famiglia a famiglia senza alcun criterio particolare.

Sempre la prossima settimana, o al più tardi quella successiva, è particolarmente attesa perché potrebbero arrivare nuove indicazioni sull’importo dell’Assegno unico nel 2025, in quanto con la Nota di aggiornamento al Def che sarà approvata nei prossimi giorni verrà aggiornato il tasso di inflazione che verrà utilizzato per rivedere i valori del sostegno alle famiglie e adeguarli al costo della vita. L’ultima indicazione a riguardo era di un tasso dell’1,6%, vedremo se nel frattempo ci sarà stata qualche variazione.

Quando arriva l’Assegno unico a settembre

I soldi dell’Assegno unico universale sono in arrivo la prossima settimana. Nel dettaglio, come comunicato dall’Inps, la messa in pagamento del sostegno è prevista tra martedì 17 e giovedì 19 settembre per tutte le famiglie che da più di un mese risultano beneficiarie del sostegno.

Per tutte le altre, ossia per quelle che solo ad agosto ne hanno fatto domanda percependo così l’Assegno unico a decorrere da settembre, il pagamento è in programma nell’ultima settimana del mese, tra lunedì 30 e venerdì 4 ottobre. Lo stesso vale per quelle famiglie nei confronti delle quali nell’ultimo mese c’è stata una variazione tale da determinare un ricalcolo della misura.

In entrambi i casi, il giorno esatto viene comunicato solo a ridosso del pagamento: per averne informazione bisognerà andare nell’area personale MyInps, nella parte dedicata all’Assegno unico appunto, oppure attendere comunicazione dell’app IO se installata su smartphone o tablet.

Assegno unico, l’importo aumenta? Nuove indicazioni nelle prossime settimane

Entro la fine di settembre il governo dovrà approvare la Nota di aggiornamento al Def, con il quale vengono aggiornate le previsioni economiche e finanziarie contenute nel Def approvato lo scorso aprile.

Tra le voci che saranno oggetto di aggiornamento potrebbe esserci anche il tasso di inflazione atteso per il 2024, il quale verrà utilizzato anche per adeguare l’Assegno unico (oltre che per altre misure assistenziali, come la Naspi o gli assegni di invalidità civile, e previdenziali).

Al momento il governo ha stimato un tasso dell’1,6%, il che porterebbe l’Assegno unico a superare quota 200 euro. Nel dettaglio, l’importo massimo riconosciuto ai figli minori salirebbe a 202,59 euro, mentre il minimo a 57,91 euro.

Nel caso di figli di età inferiore a 1 anno, oppure 3 anni nel caso di nuclei con almeno 3 figli minori a carico e un Isee che non supera i 40.000 euro, si applica poi un’ulteriore maggiorazione del 50%: di conseguenza l’importo massimo potrà salire fino a 303,88 euro al mese.

A godere della rivalutazione saranno anche le maggiorazioni: ad esempio, quella per figli successivi al secondo dovrebbe salire fino a un massimo di 97,53 euro (e un minimo di 17,37 euro). Quella riconosciuta nel caso in cui entrambi i genitori siano percettori di reddito, invece, dovrebbe salire a 34,65 euro (di pochi centesimi rispetto a oggi, quando è pari a 34,10 euro).

Gli aumenti - che potete approfondire qui - sono quindi limitati rispetto agli anni scorsi, complice un’inflazione molto inferiore rispetto a quella registrata nei periodi post Covid (e caratterizzati dal caro energia).

Più o meno il tasso dovrebbe essere confermato: semmai dovesse esserci una variazione nelle previsioni contenute nella Nadef dovrebbe essere limitata ai decimali. Ancora qualche giorno di pazienza, comunque, e ne sapremo di più a riguardo.

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