A marzo scatta il taglio dell’Assegno unico per le famiglie con Isee 2024 più alto di quello dello scorso anno.
Per alcune famiglie l’arrivo di marzo comporterà un ricalcolo dell’Assegno unico per figli a carico.
Come stabilito dalla normativa, infatti, a marzo ha inizio un nuovo periodo di percezione del sostegno, per il quale smette di essere utilizzato l’Isee dell’anno prima per quantificare l’importo spettante a vantaggio di quello aggiornato.
È questa la ragione per cui l’Isee 2024 per l’Assegno unico doveva essere richiesto entro il 29 febbraio scorso, al fine di evitare un ricalcolo fin troppo svantaggioso della misura.
A tal proposito, già questa regola dovrebbe essere sufficiente per capire chi deve temere il ricalcolo dell’Assegno unico in programma a marzo 2024, una situazione che come vedremo di seguito potrebbe riguardare un gran numero di famiglie con figli. E la colpa, paradossalmente, è dell’Assegno unico stesso.
Come funziona il ricalcolo dell’Assegno unico universale
Fino al mese scorso l’Assegno unico è stato calcolato sulla base del valore risultante dall’Isee del 2023, quindi prendendo come riferimento redditi e patrimoni aggiornati al 2021.
Da marzo, come prevede l’articolo 6, comma 7, del decreto n. 2030 del 29 dicembre del 2021, per il calcolo dell’importo viene utilizzato il nuovo Isee, aggiornato al 2024 con il quale viene preso come riferimento l’anno 2022.
Ciò significa che nel caso di aumento dell’Isee rispetto al 2023 l’Assegno unico si abbassa. Viceversa, laddove tra il 2021 e il 2022 ne risulti un peggioramento della condizione economica, è lecito aspettarsi un aumento rispetto a quanto pagato a febbraio.
Non ci sono variazioni per chi ha un Isee invariato, come pure per chi nonostante una riduzione o un incremento resta sotto la soglia che dà diritto al massimo dell’importo, quest’anno pari a 17.090,61 euro, oppure è comunque al di sopra di quella oltre cui spetta l’importo minimo (45.574,96 euro).
Sarà ben più severo il taglio per quei nuclei familiari che non hanno rinnovato l’Isee entro la scadenza prevista, quindi il 29 febbraio. A loro spetterà l’importo minimo, con una riduzione che può arrivare mediamente a 175 euro per figlio (con il rischio di valori persino più significativi).
A tal proposito, di seguito trovate la tabella ufficiale con gli importi dell’Assegno unico Inps, compreso di maggiorazioni, in base alla soglia Isee di riferimento, così che possiate farvi un’idea di come cambia l’importo tra febbraio e marzo.
Il problema dell’Assegno unico nell’Isee
Molte famiglie hanno lamentato un aumento dell’Isee 2024 rispetto al 2023, pur di fatto non avendo beneficiato di un aumento di stipendio tra i due anni. La ragione è presto detta: nel 2022 (periodo preso come riferimento per la nuova attestazione) ha debuttato l’Assegno unico il quale è incluso nell’Isee.
Di fatto, l’Isee potrebbe essere più alto per colpa dell’Assegno unico, il che paradossalmente potrebbe comportare una riduzione dello stesso.
Quando viene pagato l’Assegno unico di marzo
Per quanto riguarda le date di pagamento dell’Assegno unico di marzo, possiamo guardare al calendario ufficializzato dall’Inps a inizio anno.
Nel dettaglio, l’arrivo della prossima mensilità, con relativi tagli o maggiorazioni a seconda dei casi, è in programma tra lunedì 18 e mercoledì 20 marzo 2024, mentre devono attendere fine mese le famiglie che ne hanno fatto domanda a febbraio (come nel caso di chi prendeva il Reddito di cittadinanza ed entro il mese scorso ha dovuto inviare la richiesta all’Inps).
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