In quali casi i nonni hanno diritto all’Assegno unico universale? Ecco cosa dice la normativa.
I nonni possono richiedere l’Assegno unico universale per i nipoti? Non è da escluderlo, come chiarito dall’Inps con la circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 dove viene spiegato in quali casi l’Assegno unico non spetta per i figli, bensì per i nipoti a carico.
D’altronde non sono poche le famiglie dove sono i nonni ad essere l’unica fonte di reddito facendosi così carico di tutti i componenti, figli e nipoti compresi. Fino a quando c’erano gli Assegni al nucleo familiare (ANF) questi potevano fare direttamente richiesta del sostegno, pertanto è lecito capire se con il passaggio all’Assegno unico è cambiato qualcosa.
Ebbene, vi anticipiamo che sì, le regole sono differenti. Non per questo però il diritto all’Assegno unico ai nonni è precluso. Vediamo quindi quali sono le circostanze per cui non sono i genitori a doverne fare richiesta all’Inps, nonché quali sono i diritti dei nonni che si prendono cura dei loro nipoti.
leggi anche
I nonni devono vedere i nipoti per legge?

Assegno unico universale per i nipoti: quando spetta anche ai nonni
Come anticipato, è stata la circolare Inps n. 23/2022 a fare chiarezza su tutto quello che c’è da sapere sull’Assegno unico universale per figli a carico, compresa la circostanza in cui se ne può godere per i nipoti.
Nel dettaglio, specificato nell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo che istituisce lo strumento dell’assegno unico (il d.lgs 230/2021), questo spetta anche ai nonni per i nipoti esclusivamente nel caso in cui esista un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare (che di fatto viene equiparata all’affidamento ai sensi della legge n° 184 del 5 maggio 1983).
Solamente i nonni a cui vengono affidati i nipoti, in presenza dunque di relativa sentenza del giudice, quindi, spetta l’assegno unico, il quale - come vedremo di seguito - segue le stesse regole previste quando questo viene goduto dai genitori.
Assegno unico universale per i nonni: le differenze con l’ANF
Si tratta, dunque, di un restringimento rispetto alla platea poteva godere degli assegni familiari ANF.
Ricordiamo, infatti, che gli assegni familiari per i nipoti spettavano non solo quando questi risultavano orfani di entrambi i genitori e a carico dei nonni; si poteva godere di questo bonus famiglia, infatti, anche quando - pur in presenza di uno o di entrambi i genitori - i nipoti risultavano comunque a carico dell’ascendente (come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale 180/1999).
Per l’Assegno unico non è invece così. In questo caso, dunque, non è più il nonno che ha a carico i nipoti a presentare domanda per l’assegno unico, come invece avveniva per gli ANF: la richiesta dovrà essere in ogni caso avanzata dal genitore.
Assegno unico universale per i nipoti: quanto spetta e requisiti
Come anticipato, le regole per l’Assegno unico universale per i nipoti sono le stesse di quelle previste per i figli a carico. Vale tanto per i requisiti (ad esempio bisogna pagare le tasse in Italia) quanto per gli importi.
La tabella, infatti, è sempre la stessa con un importo massimo di 201 euro in caso di Isee pari o inferiore a 17.227,33 euro, che si riduce progressivamente all’aumentare dell’attestazione fino a scendere a 57,50 euro.
Questo vale nel caso dei nipoti minorenni, ma ricordiamo che l’assegno unico spetta anche ai maggiorenni - fino a 21 anni - a patto che:
- risultino ancora a carico del richiedente;
- risultino iscritti alla scuola superiore, a un corso di laurea o a un Istituto tecnico superiore, oppure stiano prendendo parte a un percorso di Formazione professionale regionale, o d’Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS);
- * svolgere un tirocinio o avere un lavoro con reddito complessivo inferiore a 8.000,00€;
- essere disoccupato in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgere il Servizio civile universale.
Per i maggiorenni l’importo va da 97,70 a 28,70€ mensili. In entrambi i casi, poi, l’importo dell’assegno unico può essere soggetto a maggiorazioni, in base a quanto stabilito dalla normativa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA