Scuola, nell’a.s. 2020-2021 aumentano gli organici di docenti e ATA: via libera del Ministero dell’Istruzione alle richieste delle Regioni per ripartire in sicurezza.
A settembre ci saranno maggiori opportunità di lavoro per insegnanti e ATA; questo perché il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato l’aumento degli organici - sia per quanto riguarda il personale docente che per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario - il quale sarà messo nero su bianco nel Piano Scuola 2020-2021 che nelle prossime ore arriverà in Conferenza unificata Stato-Regioni per l’approvazione definitiva.
È notizia dell’ultima ora che l’ultima bozza del Piano, all’interno del quale saranno indicate le linee guida per la ripresa delle attività in presenza a partire dal prossimo settembre, dovrebbe essere quella definitiva. Regioni e Ministero dell’Istruzione, infatti, dovrebbero essere arrivati ad un accordo dopo che dal MI è arrivato il via libera riguardo a due temi sostenuti dalle amministrazioni regionali: da una parte lo stanziamento di fondi per la manutenzione e l’adeguamento strutturale delle scuole, dall’altro l’incremento di organico con l’assunzione di un maggior numero di insegnanti e ATA esclusivamente per l’a.s. 2020-2021.
Si tratterà infatti di assunzioni con contratto a tempo determinato; quindi l’aumento di organico non dovrebbe interessare le immissioni in ruolo (per le quali sono state avviate le operazioni nei vari Uffici Scolastici).
Un via libera arrivato dopo che il Ministro Azzolina ha chiesto - e ottenuto - uno stanziamento di risorse pari ad 1 miliardo di euro per la riapertura delle scuole a settembre; soldi che verranno utilizzati per il rifacimento degli edifici (anche se siamo piuttosto in là con i tempi), ma anche per dare alle scuole il personale di cui necessitano in virtù delle nuove esigenze a cui dovranno far fronte.
Assunzioni nelle scuole: perché sono necessarie
Le linee guida contenute nel Piano Scuola 2020-2021 confermano il distanziamento sociale all’interno delle classi. Si parla di un metro tra gli studenti, che dovrà essere misurato da bocca a bocca.
Molte classi però non sono sufficientemente grandi da permettere sia il mantenimento delle distanze che la presenza in contemporanea di tutti gli studenti della stessa; ecco perché nel Piano Scuola sono stati previsti alcuni strumenti - sui quali saranno le scuole a scegliere in autonomia - come ad esempio la possibilità di dividere il gruppo classe in più gruppi di apprendimento, o anche prevedere una turnazione nelle classi organizzando una frequenza scolastica in turni differenziati.
Bisognerà estendere l’offerta didattica e per questo motivo sarà necessario un incremento dell’organico di fatto per l’a.s. 2020-2021. A tal proposito, le Regioni si sono fatte portatrici delle richieste dei Dirigenti Scolastici e hanno chiesto un incremento di organico, al fine di avere più docenti e ATA da utilizzare negli spazi aggiuntivi che si verranno a creare.
Anche perché nel Piano Scuola ci saranno anche le risorse necessarie affinché le scuole possano creare degli spazi supplementari, in aree all’aperto interne alla pertinenza scolastica, da utilizzare limitatamente ai periodi in cui le condizioni climatiche lo consentano.
Assunzioni di insegnanti e ATA: via libera del Ministero dell’Istruzione
Secondo le ultime indiscrezioni, quindi, il Ministero dell’Istruzione avrebbe dato il via libera all’incremento del personale da impiegare dal prossimo 1° settembre nelle scuole. Un aumento che riguarderà sia gli ATA che il personale docente, ma ad oggi non vi è ancora chiarezza sui numeri.
Come anticipato, però, sappiamo che si tratterà di assunzioni a tempo determinato: l’incremento di organico - per il momento - sarà solo per l’a.s. 2020-2021 e non avrà conseguenze sulle operazioni per le immissioni in ruolo.
Il prossimo anno scolastico dovrebbe essere comunque un’occasione per tutti coloro che vogliono maturare esperienza nelle scuole, anche se solo con incarichi di supplenza. Ci sono buone probabilità di essere chiamati per coloro che sono iscritti nelle Graduatorie d’Istituto, ma anche la domanda di messa a disposizione è uno strumento da non sottovalutare vista l’alta richiesta di personale da parte delle scuole.
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