Assunzioni Covid scuola: per insegnanti e personale ATA arriva il divieto di licenziamento in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza. Un emendamento al decreto Agosto modifica la norma del decreto Rilancio.
Assunzioni Covid scuola: novità in arrivo con il divieto di licenziamento, se così possiamo definirlo, per i docenti e personale ATA chiamati per l’emergenza come disposto dal decreto Rilancio convertito nella legge n.77/2020.
La novità arriva con un emendamento al decreto Agosto in conversione approvato durante l’esame del provvedimento alla commissione Bilancio del Senato come riporta in anteprima Orizzonte Scuola.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina con il dl Rilancio ha fatto sì che venisse introdotta la possibilità di assumere insegnanti Covid per l’emergenza e personale ATA data la necessità per esempio di ridurre il numero degli alunni per classe.
Il decreto ormai legge prevede che per le assunzioni Covid a scuola in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza scatti automaticamente il licenziamento del personale. Finalmente è stato approvato un emendamento al testo del decreto-legge n104/2020 (Agosto) in fase di conversione, che introduce nuove possibilità per chi è assunto per Covid, possibilità che diventerà operativa con la legge di conversione e quindi entro e non oltre il 13 ottobre. Vediamo cosa dice il testo dell’emendamento.
Assunzioni Covid scuola: l’emendamento approvato
L’emendamento per le assunzioni Covid a scuola che impone il divieto di licenziamento è stato introdotto durante l’esame del testo del decreto Agosto presso la Commissione Bilancio del Senato per la sua conversione in legge.
L’emendamento ha come prima firmataria la senatrice LeU Loredana De Petris e gli altri sono Grasso, Laforgia, Nugnes e Ruotolo. In particolare l’emendamento va a modificare la norma dei “precari usa e getta”, così definiti dai sindacati, del decreto Rilancio che introduce le 50mila assunzioni per Covid d’insegnanti e personale ATA.
Nel dettaglio si tratta dell’articolo 231-bis della legge n.77/2020 dove si legge alla lettera b che “in caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo.”
L’emendamento al decreto Agosto stabilisce invece, con l’introduzione dopo il comma 3 del 3-bis, che al comma 1 lettera b dell’articolo 231-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, l’ultimo periodo (quello sopra citato) venga sostituito dal seguente:
“In caso di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica il personale di cui al periodo precedente assicura le prestazioni con le modalità del lavoro agile”
Il testo dell’emendamento continua:
“b) al comma 4 sono aggiunte, infine le seguenti parole:‘ tranne che nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica.’
Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
‘6-bis. All’articolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge 8 aprile 2020, 1.22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, le parole: ”valutazione finale”, sono sostituite dalle seguenti: ”valutazione intermedia e finale”.’”
Chi rientra nelle assunzioni Covid a scuola non verrà licenziato, ma proseguirà in smart working, quindi immaginiamo nel caso degli insegnanti con la didattica a distanza.
Il commento
A commentare l’emendamento approvato per le assunzioni Covid scuola e la sostituzione del licenziamento con il lavoro agile è stata la sua prima firmataria De Petris di LeU che ha dichiarato:
“Cancellata la possibilità di licenziamento dell’organico Covid a scuola in caso di lockdown. Una norma discriminatoria introdotta nel decreto Rilancio, che aveva istituito il cosiddetto organico Covid od organico di emergenza, ovvero posti aggiuntivi di personale docente e ATA che si sommano alle dotazioni organiche ordinarie, che nel caso di lockdown sarebbe stato licenziato. Le esigenze dell’amministrazione vanno tenute insieme alla dignità dei lavoratori e il provvedimento, invece, andava a senso unico. Così come va nella direzione opposta all’interesse degli alunni che rischiano di avere un cambio di docente in corso d’anno. ”
E ha concluso la senatrice:
“Con l’approvazione dei nostri emendamenti, sono state cancellate norme inique e questi miglioramenti sono tutti tesi a promuovere misure utili alla scuola e al personale, funzionali alla fase di emergenza sanitaria che stiamo attraversando”
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