Assunzioni scuola: saranno per oltre 97mila posti dopo il via libera del governo nel corso del Consiglio dei Ministri del 7 agosto. I posti tuttavia non sono sufficienti per le immisioni in ruolo dei docenti.
Assunzioni nella scuola per oltre 97mila posti dopo l’ok del governo al ministero dell’Istruzione guidato dalla tanto discussa Lucia Azzolina.
Eppure sembra che i posti, come già più volte denunciato dai sindacati della scuola, non siano sufficienti. Non si tratta di assunzioni nella scuola solo rivolte agli insegnanti, ma anche ad altre figure ricomprese in quello che genericamente viene definito personale ATA, e nel quale ci sono anche gli amministrativi, oltre ovviamente ai dirigenti scolastici.
Le assunzioni nella scuola saranno a tempo indeterminato e per la precisione i posti saranno 97.223 tra i quali figurano anche le 85mila assunzioni di insegnanti solo qualche giorno fa annunciate dalla titolare di viale Trastevere. Vediamo nel dettaglio quali sono le quasi 97mila assunzioni annunciate per la scuola a settembre e autorizzate dal governo.
Assunzioni scuola per oltre 97mila posti: ecco quali sono
Per le assunzioni della scuola abbiamo detto che i posti sono oltre 97mila, ma sono divisi tra insegnanti, personale tecnico-amministrativo e dirigenti scolastici.
Per capire come sono ripartiti nel dettaglio ci viene in aiuto il comunicato del ministero dell’Istruzione dell’8 agosto che ha fatto seguito al Consiglio dei Ministri del 7 agosto che oltre ad approvare il decreto Agosto ha dato l’ok anche alle assunzioni nella scuola oltre allo sblocco del miliardo ulteriore anche per l’edilizia scolastica. Come comunica il dicastero guidato da Lucia Azzolina i 97.223 posti sono così divisi:
- 84.808 per insegnanti; ;
- 472 posti per insegnanti di religione cattolica;
- 91 unità di personale educativo;
- 11.323 posti per personale ATA, di cui 532 destinate alla trasformazione a tempo pieno di contratti a tempo parziale e 11 a tempo parziale;
- 529 dirigenti scolastici (458 assunzioni da scorrimento della graduatoria del concorso del 2017, 29 dalla graduatoria del 2011 e 42 per trattenimenti in servizio).
Il comunicato del ministero conferma anche quanto abbiamo anticipato e infatti scrive:
“Inoltre, con l’approvazione del Dl Agosto il Consiglio dei Ministri ha autorizzato lo stanziamento di ulteriori 1,3 miliardi di euro per la ripresa di settembre che, sommati agli oltre 1,6 miliardi del Decreto Rilancio, portano le risorse per la riapertura di settembre a un totale di oltre 2,9 miliardi di euro. In particolare, questo stanziamento sarà impiegato per ulteriore organico, affitto di spazi, risorse per gli Enti locali.”
Nonostante gli oltre 97mila posti per le assunzioni, dei quali 85mila solo per insegnanti e che questa soglia la superano se si considerano anche quelli di religione, non sono sufficienti a colmare la grande carenza di personale.
Assunzioni scuola: 85mila posti in ruolo, ma non sono sufficienti
Entrando nel dettaglio delle assunzioni per la scuola e in particolare quelle per 85mila insegnanti sappiamo che si tratta d’immissioni in ruolo e quindi di contratti a tempo indeterminato per i quali, come Azzolina ha annunciato, si attingerà dalle graduatorie di vecchi concorsi e dalle GaE.
Come più volte hanno denunciato i sindacati non sono sufficienti questi posti a coprire tutte le cattedre vuote specie al Nord dove vi è maggiore carenza di docenti.
Come abbiamo già anticipato per regola le immissioni in ruolo vengono effettuate per il 50% da GaE e per l’altro 50% dalla graduatorie dei vecchi concorsi e vale a dire quelli del 2016 e 2018 per primi.
Anche essendoci le vecchie graduatorie queste non saranno sufficienti e i concorsi non si terranno nell’immediato o almeno non si terranno prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Il concorso straordinario per i docenti che hanno almeno 36 mensilità di servizio si terrà quasi sicuramente in autunno, ma le immissioni in ruolo si avranno a partire da settembre 2021.
Nel frattempo, per le cattedre vuote, saranno ancora una volta assunti nella scuola e a tempo determinato i precari. Ricordiamo infatti che il decreto Rilancio ha stabilito 50mila assunzioni a tempo determinato a termine per l’anno scolastico 2020/2021 oltre alle nuove Graduatorie provinciali delle Supplenze, la novità per docenti o aspiranti tali.
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