Attenzione, Google.it sta scomparendo

Luna Luciano

17 Aprile 2025 - 18:35

Google sta abbandonando i domini nazionali come google.it. Scopri cosa cambia per gli utenti e perché non c’è motivo di preoccuparsi.

Attenzione, Google.it sta scomparendo

Google.it potrebbe presto scomparire.

Da anni milioni di utenti digitano abitualmente google.it nella barra degli indirizzi, ma presto potrebbero avere una butta sorpresa. Senza preavviso e apparentemente senza spiegazioni visibili, si potrebbe essere automaticamente reindirizzati a Google.com.

No, non si tratta di un errore o di un bug: Google ha deciso di dire addio ai domini di primo livello con codice Paese (ccTLD), come Google.it, Google.fr o Google.com.br. Il cambiamento è parte di una transizione più ampia che mira a semplificare e uniformare l’esperienza di ricerca per tutti gli utenti a livello globale.

L’azienda di Mountain View ha quindi deciso di fare un passo definitivo, eliminando del tutto la necessità dei domini locali. Nei prossimi mesi, gli utenti verranno gradualmente reindirizzati verso google.com, segnando di fatto la “scomparsa” dei ccTLD. Ma cosa comporterà questo per gli utenti? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Perché Google.it sta scomparendo?

La scomparsa di Google.it (e degli altri domini nazionali) non è una mossa di marketing né un taglio ai servizi locali. Si tratta di una naturale evoluzione della tecnologia alla base del motore di ricerca. Storicamente, Google ha usato i ccTLD (come .it, .fr, .de) per offrire contenuti pertinenti a livello geografico. Era un modo semplice ed efficace per differenziare l’esperienza in base al Paese di origine dell’utente.

Tuttavia, con il tempo e grazie a importanti miglioramenti tecnologici, Google ha potuto fornire risultati personalizzati e localizzati anche senza affidarsi ai domini nazionali. Già nel 2017, la società ha introdotto un sistema che utilizza altri segnali, come la posizione geografica e le impostazioni dell’account, per determinare la rilevanza dei risultati. In altre parole, google.com può mostrarti risultati rilevanti per l’Italia esattamente come farebbe google.it.

Di conseguenza, mantenere attivi centinaia di domini nazionali è diventato ridondante se non inutilmente dispendioso. Non solo: gestire più versioni di un unico servizio rappresenta un carico operativo non indifferente per un’azienda globale. Razionalizzare questa struttura permette a Google di semplificare la gestione tecnica e di garantire un’esperienza più coerente per tutti gli utenti, ovunque si trovino.

Così, l’azienda ha deciso di eliminare progressivamente i ccTLD, reindirizzando tutto il traffico verso google.com. Il cambiamento avverrà in modo graduale nei prossimi mesi, e per molti utenti passerà quasi inosservato. Ma chi è più attento noterà la differenza nella barra degli indirizzi.

Addio a Google.it: cosa cambierà davvero per gli utenti?

La buona notizia è che, nonostante la scomparsa di google.it, per gli utenti non cambierà quasi nulla nell’uso quotidiano della Ricerca. I risultati continueranno a essere localizzati e rilevanti, grazie alla capacità di Google di determinare la posizione dell’utente attraverso altri metodi. In pratica, cercando “ristoranti vicino a me” da Roma o da Milano, si continuerà a ricevere risultati locali anche se si sta usando google.com anziché google.it.

Anche dal punto di vista legale e normativo, non ci sono impatti significativi. Google ha chiarito che il reindirizzamento verso un dominio unico non modificherà il modo in cui l’azienda rispetta le normative locali. Gli obblighi previsti dalle leggi nazionali, come il GDPR per quanto riguarda la protezione dei dati personali in Europa, continueranno a essere rispettati, a prescindere dal dominio visualizzato nel browser.

L’unico piccolo inconveniente potrebbe riguardare le preferenze personalizzate della Ricerca. Durante la transizione, infatti, potrebbe essere necessario reinserire alcune impostazioni, come la lingua o la posizione. Ma si tratta di un passaggio una tantum che non comprometterà l’esperienza generale.

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