Dipendenti pubblici: prime indiscrezioni sull’arrivo dell’aumento straordinario dell’1,5% e sull’applicazione dell’ulteriore sgravio contributivo del 4%.
Nelle ultime settimane ci sono arrivate diverse richieste di chiarimento da parte di dipendenti pubblici che ci interrogavano sulla data di arrivo degli aumenti annunciati dalla legge di Bilancio 2023.
Con l’ultima manovra, infatti, il governo Meloni ha introdotto un incremento pari all’1,5% dello stipendio tabellare nell’attesa che venga raggiunto un accordo per il rinnovo di contratto per il triennio 2022-2024, di cui però al momento non è stato ancora dato seguito in busta paga. Quando siamo arrivata a maggio, infatti, dell’aumento di stipendio non c’è ancora notizia e non è chiaro quando Noipa ne sbloccherà i pagamenti.
Nel frattempo si è aggiunto anche il nuovo sgravio contributivo introdotto dal Decreto lavoro che ridurrà - a partire da luglio e comunque fino al 31 dicembre 2023- l’aliquota contributiva a carico dei dipendenti all’1,80% per le buste paga sotto i 1.923 euro, e al 2,80% per chi guadagna di più ma comunque resta al di sotto dei 2.692 euro. Anche per questo vale la domanda in oggetto: quando Noipa adeguerà gli stipendi alle nuove regole?
A tal proposito, grazie alle rivelazioni di Francesco Gentile (ASPMI), abbiamo finalmente una risposta per quei dipendenti pubblici che attendono con ansia la data in cui verranno riconosciuti aumenti e arretrati.
Quando arriva l’aumento dell’1,5% dello stipendio per i dipendenti pubblici?
Tutti i dipendenti pubblici hanno diritto all’aumento di stipendio dell’1,5% che si applicherà per il solo 2023. Si tratta di una sorta di anticipo dell rinnovo di contratto che garantirà aumenti dai 20 ai 60 euro in più ogni mese (lordi) a seconda del settore d’impiego (qui le tabelle definitive). Aumenti che molto probabilmente verranno poi assorbiti nel nuovo accordo di rinnovo (per il quale la definizione dovrebbe arrivare non prima del prossimo anno).
Come anticipato, però, Noipa non ha ancora provveduto a riconoscerlo nel cedolino. A tal proposito, grazie all’intermediazione di Francesco Gentile dell’Associazione sindacale professionisti militari siamo in grado di rispondere a quei dipendenti pubblici che da mesi attendono novità in merito.
Nel dettaglio, la cattiva notizia è che sicuramente gli incrementi dell’1,5% non ci saranno neppure con il cedolino di maggio; tuttavia, fonti interne a Noipa si dicono speranzose per la possibilità che l’adeguamento possa essere applicato con lo stipendio di giugno 2023, quando nel contempo dovrebbero essere riconosciuti anche gli arretrati.
Quando arriva il nuovo sgravio per i dipendenti pubblici?
Noipa ci ha rivelato anche la data in cui nel cedolino verrà applicato il nuovo sgravio previsto dal Decreto lavoro. In aggiunta al taglio del 2% e 3% già applicato in busta paga, da luglio 2023 ne decorrerà infatti un altro del 4%, il che ridurrà notevolmente l’aliquota contributiva che grava sul lavoratore:
- per le buste paga inferiori a 2.692 euro lo sgravio salirà al 6%, portando l’aliquota contributiva al 2,80%;
- per le buste paga inferiori persino a 1.923 euro, invece, lo sgravio salirà al 7%, con l’aliquota contributiva che scenderà all’1,80%.
Una novità che garantirà aumenti che andranno da 48 euro a circa 65 euro, come potete notare dalla tabella seguente:
Comparto | Retribuzione lorda media | Aumenti con lo sgravio del 2% o 3% | Aumenti con l’ulteriore sgravio del 4% |
---|---|---|---|
Ministeri (prima area) | 24.980 | 41,10 | 54,80 |
Ministeri (seconda area) | 29.258 | 32,10 | 61,60 |
Agenzie fiscali (prima area) | 26.672 | 29,30 | 64,00 |
Enti pubblici non economici (Area A) | 32.968 | 30,90 | 61,90 |
Enti pubblici non economici (Area B) | 34.573 | 32,50 | 64,90 |
Cnel (Area A) | 32.872 | 30,80 | 61,70 |
Regioni, personale non dirigente | 29.778 | 32,70 | 58,80 |
Scuola | 29.834 | 32,70 | 58,50 |
Università, personale non dirigente | 21.866 | 36,00 | 48,00 |
Sanità, personale non dirigente | 31.623 | 29,70 | 59,40 |
Tuttavia, Noipa fa sapere che l’adeguamento non ci sarà già a luglio, come da normativa: nell’attesa che arrivi la circolare Inps con tutti i chiarimenti del caso, infatti, questo si sbilancia prevedendo che ciò avverrà fin dal mese seguente, ossia con la busta paga di agosto 2023, quando dovrebbe arrivare anche l’arretrato riferito al mese precedente.
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