Arriva la circolare dell’Agenzia delle Entrate per illustrare tutte le novità su aumento Iva, Ivie e Ivafe. Vediamo su chi ricade la stangata 2024.
La Legge di Bilancio 2024, il Decreto Anticipi e il Decreto Salva infrazioni hanno previsto significativi aumenti in materia di Iva, Ivafe e Ivie. A illustrare chi pagherà di più e in quali circostante ci pensa la circolare 3/E del 16 febbraio 2024 dell’Agenzia delle Entrate.
Nella Legge di Bilancio sono state introdotte delle novità per quel che riguarda l’applicazione dell’Iva, Il Decreto Anticipi invece, ha portato un’esenzione per l’imposta di registro per adeguare gli statuti degli enti sportivi dilettantistici mentre il decreto Salva infrazione introduce dei cambiamenti per quel che riguarda l’imposta di registro prevista dalle agevolazioni prima casa per gli acquirenti trasferiti all’estero per motivi di lavoro. Modifiche sono previste anche per la tassazione degli immobili e dei risparmi detenuti all’estero con un aumento delle aliquote da applicare per Ivie e Ivafe. Nella circolare si illustrano queste disposizioni nello specifico.
Aumento Ivie, chi pagherà di più e di quanto?
Per l’Ivie è previsto un aumento dell’aliquota ordinaria che passa dallo 0,,76% all’1,06%. Tenuti a versare l’Ivie sono le persone che sono residenti in Italia e possiedono immobili all’estero quali:
- fabbricati;
- aree fabbricabili;
- terreni;
- diritti reali di usufrutto, uso o abitazione;
- locatari per immobili concessi in locazione finanziaria.
L’Ivie, invece, non si applica per immobili all’estero adibiti ad abitazione principale o per l’immobile utilizzato come casa coniugale concessa al coniuge in sede di separazione legale, divorzio o annullamento.
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Ivafe al 4 per mille annuo
La Legge di Bilancio 2024 all’articolo 1, comma 91, prevede anche un aumento dell’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero che sale dal 2 al 4 per mille.
Nel testo della Manovra si legge
L’imposta è stabilita nella misura del 4 per mille annuo, a decorrere dall’anno 2024, del valore dei prodotti finanziari detenuti in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato individuati dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 4 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 107 del 10 maggio 1999.A versare l’IVAFE, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate, sono le persone fisiche residenti in Italia che detengono all’estero prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio.
Aumento Iva, su quali prodotti?
La circolare fornisce dei chiarimenti anche sull’aumento dell’Iva.
Per quel che riguarda prodotti per l’infanzia e prodotti per l’igiene femminile l’Iva sale dal 4% al 10%. Per i seggiolini auto per i bambini, invece, l’Iva passa dal 4% al 22%. Prorogata, invece, l’Iva al 10% per il pellet di legno, ma solo per i mesi di gennaio e febbraio 2024.
Per quel che riguarda il free shopping extra Ue, lo sgravio dell’Iva è ridotto a 70 euro sui beni destinati all’uso personale o familiare a patto che gli stessi siano trasportati nei bagagli personali.
Nuove esenzioni per l’imposta di registro
Un’altra novità, prevista dal decreto Anticipi riguarda l’imposta di registro: per la modifica di statuti di associazioni sportive dilettantistiche l’esenzione dal versamento è prorogata fino al 30 giugno 2024. L’esenzione è prevista anche per la prima casa di presone costrette al trasferimento all’estero per ragioni di lavoro a patto di aver risieduto e lavorato in Italia per almeno cinque anni.
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