Con il passaggio dal Reddito di cittadinanza alla Misura d’inclusione attiva potrebbero esserci più soldi a fine mese per le famiglie con figli. Ecco cosa prevede la bozza del decreto.
Con il passaggio dal Reddito di Cittadinanza alla MIA (Misura d’inclusione attiva) le famiglie con figli riceveranno più soldi. Stando a quanto si legge nella bozza del decreto, infatti, per le famiglie con minori stanno per cambiare le regole di calcolo del sostegno e dalla modifica ne dovrebbe risultare un guadagno per la maggior parte dei nuclei familiari.
Con il “nuovo” Reddito di cittadinanza, infatti, si riduce la quota spettante ai figli ma allo stesso tempo aumenta l’importo dell’assegno unico: un cambio regole che - come vedremo di seguito - comporterà generalmente un aumento dell’importo complessivamente percepito.
Famiglie con figli, come viene calcolato il Reddito di cittadinanza oggi
Oggi i figli minorenni sono compresi nella scala di equivalenza, in quanto gli viene assegnato un valore pari a 0,2. Ad esempio, una famiglia composta da un genitore e un figlio ha un parametro di scala pari a 1,2, con due figli di 1,4. Nel caso in cui entrambi i genitori facciano parte del nucleo, invece, e considerando che al componente maggiorenne il valore assegnato è pari a 0,4, ne risulterà un parametro di scala di equivalenza pari a 1,6 con un figlio, 1,8 con due.
Questo valore è molto importante in quanto determina quanto effettivamente spetta di Reddito di cittadinanza. La base di partenza, infatti, è pari a 500 euro per la persona sola, da moltiplicare appunto per il parametro di scala nel caso delle famiglie numerose. Ne risulta, quindi, un Reddito di cittadinanza pari a:
Nucleo familiare | Integrazione massima* |
---|---|
Un maggiorenne | 500 euro |
Un maggiorenne e un minore | 600 euro |
Un maggiorenne e due minori | 700 euro |
Due maggiorenni e un minore | 800 euro |
Due maggiorenni e due minori | 900 euro |
* Dalla quale viene sottratto il reddito familiare percepito
E così via. Tuttavia, con il Reddito di cittadinanza l’assegno unico non spetta per intero in quanto dalla quota spettante viene sottratta la parte già compresa nel Rdc. Tant’è che l’assegno unico viene così calcolato:
Importo teorico AU figli minorenni – quota Rdc figli minorenni a carico
Dove la quota Rdc per figli minorenni a carico è così calcolata:
ImportoRdc*(scala di equivalenza figli minorenni a carico/scala di equivalenza totale)
Prendiamo come esempio una famiglia composta da due maggiorenni e un minore con reddito pari a 0 che quindi percepisce un Reddito di cittadinanza per intero, pari a 800 euro.
La quota riconosciuta al minore è così calcolata:
800* (0,2/1,6)
Ne risulta, quindi, una quota figli pari a 100 euro.
L’assegno unico teoricamente spettante, invece, al netto di eventuali maggiorazioni, è di 189,20 euro (valore aggiornato al 2023). Ne risulta, quindi, un’integrazione di 89,20 euro e complessivamente - tra Rdc e Auu - l’entrata mensile della famiglia sarà pari a 889,20 euro.
Come cambia il calcolo con la Misura d’inclusione attiva
Con la Misura d’inclusione attiva, la cosiddetta MIA, invece, i figli minorenni escono dalla scala di equivalenza e per loro ne viene assegnato un valore fisso pari a 50 euro.
Ne risultano, quindi, i seguenti importi:
Nucleo familiare | Integrazione massima* | Quota fissa figli |
Un maggiorenne | 500 euro | - |
Un maggiorenne e un minore | 500 euro | 50 euro |
Un maggiorenne e due minori | 500 euro | 100 euro |
Due maggiorenni e un minore | 700 euro | 50 euro |
Due maggiorenni e due minori | 700 euro | 100 euro |
* Dalla quale viene sottratto il reddito familiare percepito
Allo stesso tempo, però, l’assegno unico verrà riconosciuto per intero, quindi per l’importo effettivamente spettante. A tal proposito, riprendiamo l’esempio di cui sopra, ossia la famiglia con reddito pari a zero che avrà diritto a una MIA d’importo pari a 750 euro (quindi 50 euro in meno rispetto al Rdc). Tuttavia, se sommiamo anche l’assegno unico ne risulteranno più soldi alla fine del mese: aggiungendo a 750 euro i 189,20 euro di Auu, infatti, arriviamo a 939,20 euro, quindi 50 euro in più rispetto agli 889,20 euro percepiti oggi.
Chi guadagna di più?
Ovviamente il valore del guadagno dipende da una serie di circostanze: ad esempio, se con reddito pari a zero vengono avvantaggiate le famiglie con più figli, l’aumento si riduce per chi ha redditi più alti. Pensiamo ad esempio a una famiglia composta da due maggiorenni e due minori, con reddito di 4.800 l’anno e un Rdc quindi pari a 500 euro al mese.
Calcoliamo la quota spettante ai figli:
500* (0,4/1,8)
Ne risultano 111 euro. Di assegno unico, invece, ne spettano teoricamente 378,40 euro, da cui però vanno sottratti i 111 euro suddetti: quindi, ne vengono pagati solamente 267,40 euro. Complessivamente, oggi di Rdc spettano 767,40 euro.
Cosa cambierebbe con la MIA? Intanto cambia il parametro di scala di equivalenza, non più pari a 1,8 bensì a 1,4. Ne risulterà, quindi, un’integrazione pari a 300 euro mensili, più altri 100 euro - 50 per ciascuno - riconosciuti in quota fissa.
Siamo quindi a 400 euro a cui si aggiungono per intero i 378,40 euro dell’assegno unico, arrivando così a 778,40 euro; in tal caso, quindi, l’aumento sarebbe limitato a pochi euro.
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