Auto del defunto, come evitare il doppio passaggio di proprietà

Ilena D’Errico

15 Aprile 2024 - 00:09

Come evitare il doppio passaggio di proprietà per l’auto del defunto, quando è possibile e perché conviene.

Auto del defunto, come evitare il doppio passaggio di proprietà

La successione dell’auto del defunto segue regole particolari, che si differenziano dalla procedura prevista per gli altri beni ereditari. Conoscere gli adempimenti è indispensabile per poter utilizzare il veicolo o venderlo, ma è anche importante conoscere i metodi per diminuire i costi a carico degli eredi. La procedura per la successione del veicolo - che trovate descritta nella guida dedicata: Successione automobile in eredità: a chi spetta, come funziona e costi - si basa infatti sul passaggio di proprietà dello stesso, che è indipendente da molte ulteriori formalità correlate al lascito ereditario.

Molto spesso, gli eredi devono farsi carico di un doppio passaggio di proprietà o perlomeno di un costo doppio. Ci sono però dei metodi per ridurre questa spesa ed evitare il doppio passaggio di proprietà. Vediamo come fare a seconda dei casi.

Quando serve il doppio passaggio di proprietà

Riguardo al passaggio di proprietà dell’auto del defunto bisogna distinguere tra tre differenti circostanze:

  • un erede unico;
  • più coeredi;
  • la vendita dell’auto ereditata.

Quando c’è un solo erede evidentemente non servono passaggi di proprietà aggiuntivi. L’erede deve recarsi al Pra entro 60 giorni dall’accettazione dell’eredità e registrare quest’ultima, con:

  • un atto pubblico, come l’accettazione dell’eredità dal notaio;
  • una scrittura privata autenticata;
  • la pronuncia del giudice.

Compiuti questi passaggi ci si può recare presso la Motorizzazione civile e diventare a tutti gli effetti il nuovo intestatario dell’auto. Negli altri casi, non è possibile risolvere la questione così facilmente e infatti molti procedono eseguendo diversi passaggi di proprietà. Anche se non sempre i costi ricadono sugli stessi soggetti, la spesa complessiva lievita notevolmente in questo modo e spesso in modo superfluo.

Passaggio di proprietà tra coeredi

Quando il defunto ha più eredi, cioè chiamati all’eredità che accettano, si possono trovare diverse soluzioni per l’utilizzo del veicolo. Di solito, il trasferimento avviene nei confronti di tutti gli eredi, considerati anche i termini stringenti per il passaggio, e in seguito alla divisione si procede a un’ulteriore procedura. Anche quando non è necessario attendere la divisione perché gli eredi sono d’accordo nel trasferire l’auto a un erede solo, tuttavia, non c’è alcun risparmio.

Questo perché la legge consente di effettuare il passaggio di proprietà dal defunto ai coeredi e da questi ultimi a un solo proprietario in unica soluzione, ma pagando comunque per entrambi i trasferimenti. L’Imposta provinciale di trascrizione, l’imposta di bollo per la registrazione al Pra e gli emolumenti Aci sono pagati per due volte.

Ciò accade perché si verifica un effettivo doppio trasferimento, prima tutti gli eredi entrano in possesso dell’auto e poi uno di loro acquista le altre quote di proprietà e diventa unico proprietario. In questo caso, la doppia spesa può essere evitata soltanto quando l’auto è stata affidata a un solo erede dal testamento (in qualità di legato o meno), a patto che le disposizioni non siano contestate dagli altri.

Altrimenti, il doppio pagamento è sempre dovuto, a meno che si decida di lasciare l’auto intestata a tutti gli eredi. Questa soluzione non è in genere molto apprezzata perché comporta la co-responsabilità in caso di multe, confisca e sequestro del mezzo, oltre alle difficoltà di gestione e uso del mezzo, che non sembrano compensare il risparmio, ma si tratta comunque di un’ipotesi ammessa dalla legge.

Vendita dell’auto ereditata

La vendita dell’auto ricevuta in eredità è di norma il metodo preferito nel caso in cui siano presenti più eredi ed è funzionale anche dal punto di vista dei costi. Anche in questo caso bisogna registrare l’accettazione di tutti gli eredi e poi anche l’atto di vendita, ma il passaggio di proprietà si effettua una volta sola, cioè tra defunto e acquirente. I coeredi (o l’erede unico) sono infatti proprietari non intestatari. L’acquisto da proprietario non intestatario sarebbe in linea teorica possibile anche tra coeredi e unico erede, ma trattandosi di un atto non opponibile a terzi finché non sarà inoppugnabile la proprietà del venditore non è una scelta utile.

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