Per il settore auto il conto da pagare all’epidemia di Coronavirus supererà i 100 miliardi di dollari in termini di fatturato.
Un conto miliardario a tre cifre per il comparto auto. La pandemia di Coronavirus costerà al settore automobilistico oltre 100 miliardi di dollari in termini di mancati ricavi. A dirlo è Ian Henry, n.1 della società di ricerca AutoAnalysis.
La stima, che parte dall’assunto di una chiusura degli stabilimenti produttivi per tutto il mese di aprile, stima minori ricavi per i costruttori europei per 66 miliardi di euro (-2,6 milioni di auto) mentre sull’altra sponda dell’Atlantico le perdite dovrebbero attestarsi a 52 miliardi di dollari (-2 milioni di auto).
Mercato auto Europa: ogni settimana di chiusura costa 8 mld
Inizialmente la produzione sarebbe dovuta tornare alla normalità entro la fine del mese di marzo, con il passare delle settimane la view è stata via spostata in avanti.
La stima di AutoAnalysis è basata su una riapertura degli impianti produttivi a fine aprile: ogni settimana supplementare di chiusura costerà al settore auto europeo 8 miliardi di euro. Leggermente minore il conto per le case statunitensi, pari a 7,54 miliardi di dollari.
“Credo che per un ritorno alla normalità bisognerà almeno attendere il mese di maggio”, ha detto il n.1 di AutoAnalysis, che elabora le stime diffuse dall’associazione dei produttori SMMT (Society of Motor Manufacturers and Traders), nel corso di un’intervista concessa al Financial Times.
Auto Italia: stimato calo di oltre il 40%
Per il mercato automobilistico globale, AlixPartners si attende un calo delle vendite 2020 compreso tra i 20 ed i 27 punti percentuali. “Senza forti incentivi sul breve termine, temo che le vendite di auto in Europa possano scendere del 30%”, ha detto Stefano Aversa, presidente EMEA (Europe Middle East Africa) della società di consulenza AlixPartners.
Per quanto riguarda il nostro Paese, AlixPartners ritiene che, nello scenario peggiore e senza un’adeguata dose di stimoli, le vendite potrebbero segnare un -43%.
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