Tra le novità della Fase 2 c’è l’autocertificazione di famiglia con cui dichiarare il vincolo di parentela e convivenza. Servirà, ad esempio, per andare al ristorante.
Chi pensava di dire addio all’autocertificazione nella Fase 2 si sbagliava di grosso: a quella per gli spostamenti (eredità dei mesi scorsi) potrebbe aggiungersi un altro modulo di autocertificazione di famiglia, in cui dichiarare l’appartenenza allo stesso nucleo familiare.
A cosa serve? Per esempio per andare al ristorante e sedersi vicini senza dover rispettare le rigide misure imposte all’interno degli esercizi commerciali e di ristorazione.
Infatti chi vive sotto lo stesso tetto non è tenuto a rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro fuori dalla propria abitazione, in automobile, nei luoghi pubblici e all’aperto.
L’autocertificazione di famiglia sta prendendo forma e probabilmente diventerà realtà in concomitanza con la riapertura di bar, locali e ristoranti prevista a partire dal 18 maggio 2020. Ecco a cosa servirà.
Autocertificazione di famiglia, a breve la novità
Secondo le ultime indiscrezioni, tra poco avremo a che fare con un altro modulo di autocertificazione, non individuale ma di famiglia. In esso si dovrà dichiarare il legame familiare e affettivo e la qualità di conventi. Non sappiamo ancora se si tratterà di un nuovo modulo oppure se verrà aggiunta qualche modifica all’autodichiarazione per gli spostamenti sul territorio.
L’autocertificazione per famiglie servirà principalmente per andare a pranzo o a cena al ristorante tutti insieme senza dover rispettare la distanza di sicurezza e indossare la mascherina di protezione. In tal modo il ristoratore potrà allestire tavoli più piccoli e ravvicinati, guadagnando spazio all’interno del locale.
Il modulo dovrà essere consegnato al gestore/proprietario del ristorante al fine di sollevarlo da ogni responsabilità nel caso in cui le Forze dell’ordine dovessero contestare il mancato rispetto del distanziamento sociale dei clienti.
Bar, locali, pub e ristoranti stanno per aprire le saracinesche dopo un lungo periodo di crisi economica e dovranno fare i conti con regole severe: 4 metri quadrati per ogni cliente e 2 metri tra un tavolo e l’altro, prediligere i pagamenti tramite pos, sanificazione e ventilazione dei locali e servizio al tavolo obbligatorio.
La speranza è che grazie al modulo di autocertificazione di famiglia i ristoratori potranno guadagnare spazio e quindi permettere l’accesso a più clienti, dato che le misure di distanziamento imposte dal Governo (4 metri quadrati a cliente) riducono del 60% circa i posti a sedere. Il che significa meno clienti e meno incassi.
Verosimilmente l’autocertificazione di famiglia potrebbe servire anche per andare in spiaggia negli stabilimenti balneari, in automobile insieme e in ogni altro luogo che non sia la propria abitazione dove ci si sposta in gruppo tra persone conviventi.
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