Avviso pagamento di ticket sanitario, come si impugna?

Patrizia Del Pidio

18 Febbraio 2025 - 16:27

In quali casi si può impugnare l’avviso di pagamento del ticket sanitario? Vediamo cos’è e come difendersi in caso l’Agenzia delle Entrate pretenda il pagamento.

Avviso  pagamento di ticket sanitario, come si impugna?

L’avviso di pagamento del ticket sanitario si riceve quando non è stato versato il dovuto per una prestazione sanitaria di cui si è fruito. Come si può impugnare l’avviso di pagamento e come ci si può difendere? In quali casi si riceve un avviso di pagamento per il ticket?

Il ticket sanitario è una tassa, una quota che il cittadino che fruisce di prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale paga come forma di partecipazione alla spesa. Il cittadino, quindi, è tenuto al suo pagamento a meno che non abbia diritto all’esenzione. Ma cosa succede se il cittadino autocertifica di aver diritto all’esenzione non ne è invece beneficiario?

Le Aziende Sanitarie possono verificare il diritto all’esenzione e se scoprono che il cittadino non ne aveva diritto procedono al recupero del credito attraverso l’Agenzia delle Entrate che notifica al cittadino debitore un avviso di pagamento per il ticket non versato.

Avviso di pagamento per il ticket sanitario

L’Agenzia delle Entrate è incaricata dall’azienda sanitaria locale di recuperare il pagamento del ticket sanitario non versato per una prestazione fruita dal cittadino.

Va precisato, però, che l’avviso di pagamento è soltanto un invito al cittadino di versare il dovuto e, fino a questo punto, la richiesta non prevede l’applicazione né di sanzioni né di interessi. Come l’avviso bonario, quindi, l’avviso di pagamento del ticket se non versato di trasforma in cartella esattoriale.

Nonostante questo il cittadino ha la possibilità, se lo ritiene opportuno, di impugnare l’avviso. Anche la Corte di Cassazione con la sentenza 21597 del 2016, prevede che possano essere impugnati gli avvisi bonari con cui si chiede il pagamento di una tassa o di un tributo perché indicano a pretesa tributaria e proprio per questo motivo il contribuente ha diritto di impugnarli.

Impugnare l’avviso di pagamento del ticket

Quando si riceve un avviso di pagamento per il ticket non versato, si hanno 60 giorni di tempo dalla sua notifica per impugnarlo davanti alla Corte di Giustizia Tributaria competente.

Ovviamente per impugnare l’avviso è necessario che il cittadino lo ritenga illegittimo. Il cittadino può difendersi o nel caso:

  • la pretesa di pagamento sia prescritta (ricordiamo che il ticket sanitario si prescrive in 10 anni);
  • siano presenti visi nell’avviso (si può contestare la carenza di informazioni che sono obbligatorie quando sono necessarie al cittadino per difendersi).

Nella maggior parte degli avvisi di pagamento del ticket, infatti, è contenuto solo un generico riferimento all’anno in cui il ticket non è stato pagato senza nessuna specifica che illustri la prestazione goduta per la quale non è stato pagato.

L’avviso può essere annullato ogni volta che dal suo testo non si possa risalire a:

  • alla prestazione sanitaria a cui il ticket è riferito;
  • al medico che avrebbe previsto l’esenzione del ticket;
  • alla documentazione che il cittadino ha fornito per vedersi riconosciuta l’esenzione.

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