Avviso ai turisti. Non andate in questo Paese europeo, c’è rischio di malattia

Alessandro Nuzzo

7 Aprile 2025 - 23:22

Preoccupa l’epidemia di afta epizootica in questi due paesi europei. La Commissione Ue ha adottato nuove misure di emergenza.

Avviso ai turisti. Non andate in questo Paese europeo, c’è rischio di malattia

Lo scorso 25 marzo il Governo della Slovacchia ha dichiarato lo Stato di emergenza a causa della diffusione dell’afta epizootica che ha colpito diversi allevamenti in quattro comuni del distretto di Dunajská Streda. Oltre alla Slovacchia anche l’Ungheria nei giorni scorsi ha fatto registrare il primo caso di un focolaio di questa malattia altamente infettiva in 50 anni e ha deciso di prendere misure volte a contenerne la diffusione.

Per questo motivo le autorità del Regno Unito hanno diramato un avviso con cui informano i britannici che potrebbero esserci cambiamenti nel caso in cui decidessero di recarsi in Slovacchia nelle prossime settimane, in particolare per il periodo di Pasqua.

Ai visitatori è stato assicurato che l’afta epizootica non rappresenta un pericolo per gli esseri umani ma i turisti britannici potrebbero trovare misure più severe sopratutto nel controllo dei veicoli al confine con la Repubblica Ceca, l’Austria, l’Ungheria e la Polonia. Questa misura però potrebbe essere intensificata solo per i veicoli che trasportano merci.

Le autorità britanniche hanno poi consigliato ai turisti «evitare di visitare fattorie e foreste nelle aree colpite e di seguire rigide misure igieniche». Altre informazioni si trovano sul sito web ufficiale della Repubblica Slovacca.

Anche altri paesi potrebbero consigliare ai propri cittadini di valutare attentamente la situazione prima mettersi in viaggio verso la Slovacchia.

L’Austria ha deciso di chiudere 24 valichi di frontiera al confine con Slovacchia e Ungheria dopo i casi di afta epizootica. Le autorità sanitarie austriache hanno intensificato i controlli ai valichi di frontiera nel tentativo di arginare la diffusione della malattia. Al momento, sono pochi i passaggi aperti e tutti i veicoli in entrata devono attraversare un tappeto disinfettante – chiamato anche tappeto epidemico – per sanificare pneumatici e sotto scocca.

La stessa misura viene applicata anche ai pedoni, che devono disinfettare le calzature prima di attraversare il confine. Questi provvedimenti mirano a evitare la diffusione del virus sul territorio austriaco, proteggendo il patrimonio zootecnico e limitando i rischi economici legati a un eventuale focolaio.

Ad osservare con attenzione l’evoluzione della situazione è anche la Commissione Ue che lo scorso 31 marzo ha aggiornato le restrizioni già in vigore. Si impone di creare zone soggette a restrizione in Austria, Ungheria e Slovacchia. Zone suddivise in questo modo:

  • Zone di protezione: aree immediatamente circostanti ai focolai confermati, dove si applicano le misure più rigide di contenimento;
  • Zone di sorveglianza: aree più estese che circondano le zone di protezione, dove viene intensificato il monitoraggio per individuare tempestivamente nuovi casi;
  • Aree soggette a restrizioni aggiuntive: territori in cui vengono applicate misure preventive mirate per evitare una diffusione su larga scala dell’infezione.

Che cos’è l’afta epizootica

L’afta epizootica è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente bovini, suini, ovini e caprini. Il virus provoca febbre, lesioni dolorose alla bocca, ai piedi e alle mammelle, compromettendo gravemente la salute degli animali e la loro produttività. Gli animali giovani possono morire a causa dell’infezione, anche se nel complesso la mortalità non è molto elevata. Non è pericolosa per l’uomo, ma può avere gravi conseguenze economiche per l’agricoltura e l’industria zootecnica, in particolare per il commercio di animali e prodotti di origine animale.

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