CDP ha acquistato ancora azioni Telecom Italia: l’esborso è stato di 824 milioni di euro
Azioni Telecom Italia ancora nel mirino di Cassa Depositi e Prestiti.
In piena ottemperanza a quanto sancito a metà febbraio, la partecipata statale ha deciso di salire ancora nel capitale della ex monopolista delle telecomunicazioni.
Le intenzioni di CDP su TIM hanno avuto il duplice scopo di supportare le infrastrutture strategiche del Paese e di porre un freno alle mire espansionistiche di Vivendi in previsione dell’assemblea del prossimo 29 marzo.
Azioni Telecom protagoniste: CDP verso il 10%
Lo scorso 14 febbraio Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato la sua intenzione di incrementare la propria quota in TIM, arrivando fino a un possibile 10%. Neanche una settimana dopo l’istituzione finanziaria è balzata dal 4,262% precedente a quota 5,03%.
In quell’occasione la partecipata statale ha preferito fermarsi in attesa del piano industriale pubblicato poi due giorni dopo.
Nella serata di ieri, infine, CDP ha acquistato altre azioni Telecom Italia arrivando a detenere il 7,1% del capitale.
Le operazioni, effettuate tra il 15 e il 28 febbraio a un prezzo compreso tra 0,51 e 0,54 euro circa, hanno determinato un esborso complessivo di €823,97 milioni.
Le ultime mosse di CDP su TIM sono state giustificate dall’esigenza di configurarsi come un investitore di lungo termine, ma non solo. Come anticipato, il continuo acquisto di azioni Telecom Italia da parte della Cassa potrebbe rivelarsi una vera e propria strategia volta a frenare le mire di Vivendi, che ha chiesto la sostituzione di 5 consiglieri di Elliott con altri 5 di parte francese.
CDP, tra l’altro, si è detta pronta a sostenere altre iniziative di investimento in TIM, tra cui ipotetiche fusioni, ristrutturazioni o cessioni di asset. Tra i possibili obiettivi di Cassa Depositi e Prestiti ci sarà ovviamente, anche l’acquisto di nuove azioni Telecom Italia.
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