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Azioni Campari (CPR): il fair value è sotto il valore attuale? L’analisi

Tommaso Scarpellini

11 Aprile 2023 - 13:12

Dopo un calo nel 2020, le vendite del gruppo Campari sono tornate a salire dal 2021. Tuttavia, gli analisti non sono tutti ottimisti riguardo al prezzo delle azioni CPR.

Azioni Campari (CPR): il fair value è sotto il valore attuale? L’analisi

Il gruppo Campari è un leader nel settore della produzione e distribuzione di bevande alcoliche. La capogruppo, infatti, attraverso un’efficiente strategia di crescita societaria ha acquisito numerosi operatori del settore, tra cui Crodino, Lemonsoda, Cynar, Oransoda, Biancosarti e Crodo, raggiungendo una significativa quota di mercato sia nel comparto degli alcolici che in quello degli aperitivi in Italia.

Sebbene con l’avvento del Covid-19 nel 2020 la società abbia dovuto affrontare un drastico calo del fatturato, le vendite nette sono tornate ad aumentare dal 2021, nonostante nel 2022 il titolo abbia subito un forte crollo borsistico, come del resto gli altri titoli del settore Food and Beverage italiano.

In sintesi, nel 2022 vi era una netta discrepanza fra i dati tecnici e quelli fondamentali. Il 2023 infatti si mostra un anno positivo per la società che in borsa registra un aumento di circa il 20%.

Allo stesso modo, però, non tutti gli analisti sono ancora così bullish riguardo al prezzo di borsa del titolo. È il caso della banca d’affari Barclays che l’1 marzo 2023 ha dichiarato come target price il prezzo di €10,6, cifra inferiore rispetto al prezzo attuale, superiore agli €11. Secondo il loro team di analisti, il fair value aziendale è già stato raggiunto dal valore di borsa.

Cosa aspettarsi quindi dalle azioni Campari (CPR)?

Azioni Campari: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Dopo la rottura del numerario degli €11, il prezzo ha proseguito con forza il trend crescente che accompagna il titolo dai minimi di novembre 2022 sino a raggiungere gli €11,5. Attualmente l’RSI indica il raggiungimento di un livello di ipercomprato, segnale che in passato ha anticipato spesso un’inversione di tendenza del titolo.

Tutto il comparto del Food and Beverage in Italia sembra aver premuto il piede sull’acceleratore, probabilmente alimentato dai timori riguardo la possibilità che a breve possa iniziare una profonda recessione delle economie occidentali.

Campari risulta quindi essere un titolo a forte momentum e per tale ragione molti trader potrebbero scegliere di spostare la propria attenzione sulla compravendita di questo asset, aumentandone i volumi e l’ampiezza dei movimenti.

CPR, 1D CPR, 1D Grafico a candele del prezzo di Campari su timeframe giornaliero. Fonte: teletrader.com

Per questo genere di operazioni potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC4CT31. Il certificato ha come sottostante il titolo Campari e presenta una barriera distante attualmente il 36,98%.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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