Azioni cannabis: verso una crescita “enorme”

Marco Ciotola

24/02/2019

Le azioni della cannabis vanno verso una crescita “enorme”, e non ci sarà nessun intoppo come con il Bitcoin. L’analisi di Carol Pepper

Azioni cannabis: verso una crescita “enorme”

La cannabis in Canada è legale sia a scopi medici che ricreativi. Si tratta senza ombra di dubbio di una svolta. Una svolta che però, sostiene Carol Pepper, ha ampiamente superato le aspettative.

Secondo l’ad della società di gestione patrimoniale Pepper International, infatti, le azioni legate alla cannabis rappresentano “la più vasta area di crescita” sul mercato nel prossimo futuro, con il comparto che vanta possibilità enormi sul fronte medico e ospedaliero:

“Se vuoi essere coinvolto in un settore in espansione - e ora perfettamente legittimo in quanto legalizzato e correttamente controllato - penso che al momento ti debba muovere nel comparto cannabis”.

Intervistata dalla CNBC, Pepper ha quindi prefigurato una crescita notevole nell’immediato futuro, sottolineando le mosse al rialzo segnate da realtà di settore come Canopy Growth e il gruppo Cronos.

Azioni cannabis: verso una crescita enorme

La Borsa di New York e il Nasdaq hanno entrambi quotato le compagnie di cannabis nel 2018, quando Canopy Growth e il gruppo Cronos hanno fatto il loro esordio sugli indici.

Entrambe le società hanno sede in Canada, dove la marijuana ricreativa è ora legale. Il titolo Canopy Growth ha guadagnato oltre il 65% dall’inizio dell’anno, mentre nello stesso periodo Crono ha registrato un sonoro +115%.

Secondo Pepper il successo della legalizzazione in Canada “ha superato le aspettative”, con aziende del territorio che ora esportano i loro prodotti in Europa:

“Le applicazioni della cannabis in ambito medico sono tantissime, la ricerca sta facendo grossi passi avanti e penso davvero che questo rappresenti un settore che va verso una crescita vertiginosa”.

L’ad di Pepper International ha evidenziato l’efficacia dei trattamenti a base di cannabis nella cura di artrite ed epilessia.
In più, ha respinto con forza il paragone tra la crescita dei titoli legati alla cannabis e il Bitcoin.

La frenesia della valuta virtuale ha infatti portato da massimi di 19.000 dollari agli attuali 3.940, registrando sempre una notevole volatilità. Ma per Pepper la cannabis è un prodotto, un bene, che esiste e “ha benefici definiti e concreti”, per nulla soggetti a instabilità:

“Penso che si tratti di un qualcosa che possa fare davvero bene al pianeta, che possa portare dei miglioramenti da non sottovalutare. Sono contenta sia stata legalizzata”.

Dieci stati degli USA hanno legalizzato la cannabis, che resta però illegale per la legge federale.

Secondo quanto previsto da Pepper, saranno le grandi società statunitensi di tabacco e bevande a prendere il controllo del settore una volta che la cannabis sarà legale ovunque.

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# Canada

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