Forte segno meno per le azioni GEDI dopo la pubblicazione dei dati al 30 settembre. In occasione della presentazione dei conti, la società ha risposto alle valutazioni espresse una settimana fa da De Benedetti.
Pomeriggio all’insegna delle vendite per le azioni GEDI. Dopo una prima parte in quota 0,31 euro, le azioni di Gruppo Editoriale GEDI hanno accelerato al ribasso fino a scendere a 0,285 euro.
In chiusura di seduta le azioni GEDI si sono fermate a 0,293 euro, -6,09% sul dato precedente.
Ad innescare le vendite è stata la diffusione dei conti relativi i primi nove mesi 2019.
GEDI: due le componenti che hanno spinto i conti in rosso
I nove mesi al 30 settembre si sono chiusi con un rosso di 18,3 milioni di euro a causa della svalutazione di 16,9 milioni legata alla cessione di Persidera e ad oneri di ristrutturazione per 3,7 milioni. Al netto di queste componenti, il risultato netto consolidato è positivo per 2,2 milioni, contro l’utile di 7,8 milioni registrato nei primi nove mesi del 2018.
I ricavi consolidati, pari a 441,5 milioni, hanno fatto segnare una flessione del 6% rispetto ai primi nove mesi del 2018. I ricavi diffusionali, pari a 205,2 milioni, sono diminuiti del 4,8%, mentre i ricavi pubblicitari, a 206,4 milioni, hanno segnato un rosso del 7%.
Il margine operativo lordo rettificato ammonta a 35,9 milioni, prima dell’applicazione dell’IFRS 16 sarebbe stato pari a 25,1 milioni (31,6 milioni dei primi nove mesi del 2018) mentre il risultato operativo rettificato, escludendo gli oneri di ristrutturazione, ha totalizzato 12 milioni (11,5 milioni prima dell’applicazione dell’IFRS 16 e 17,5 milioni nel pari periodo 2018).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ammonta a 118,4 milioni, in aumento rispetto ai 103,2 milioni di fine 2018 principalmente per effetto di 25,6 milioni di pagamenti rientranti nei piani di riorganizzazione.
GEDI: esercizio 2019 si chiuderà in positivo (senza calcolare Persidera)
Per quanto riguarda le prospettive dell’esercizio 2019, “non si intravedono –riporta la nota della società- evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno interessato i primi nove mesi”.
“In assenza di eventi allo stato imprevedibili, il Gruppo registrerà a fine anno un risultato positivo, escludendo l’impatto della cessione di Persidera e di eventuali altre componenti non ordinarie”.
GEDI: questa la risposta a De Benedetti
In relazione ai recenti accadimenti che hanno riguardato le azioni GEDI, ed in particolare alle dichiarazioni rese da De Benedetti circa l’andamento del Gruppo (GEDI vola in Borsa: è guerra in casa De Benedetti dopo l’offerta a sorpresa), il Cda ha precisato che “pur riconoscendo le difficoltà con le quali si confronta, derivanti dalla perdurante sofferenza del settore della carta stampata che incide sui risultati di tutti gli editori, il Gruppo GEDI mantiene una solida leadership nella stampa quotidiana, nel digitale e nelle radio e adotta misure idonee ad affrontare il futuro, l’investimento e lo sviluppo e creare valore sostenibile, con consapevolezza della rilevanza e delicatezza del mestiere e della funzione che svolge nel paese, senso di responsabilità, rispetto e sostegno per il lavoro svolto dal management, dai direttori delle testate e da tutte le donne e gli uomini che in esso orgogliosamente operano”.
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