Azioni, la fine del megatrend del lusso

Camilla Palladino

04/04/2024

Il drammatico crollo delle vendite suggerisce che è tempo di considerare ciascun marchio del lusso individualmente.

Azioni, la fine del megatrend del lusso

Investire non è immune alle mode passeggere. Negli ultimi anni si è trattato principalmente di un gioco macroeconomico, con una forte domanda da parte dei Fed watchers, degli osservatori della spesa dei consumatori e degli analisti cinesi. Grandi cambiamenti hanno affondato interi settori e ne hanno sollevati altri: si pensi all’intelligenza artificiale e alla difesa. Anche i marchi del lusso hanno cavalcato l’ondata di spesa post-pandemia. Ora non più: è tempo di riportare in auge l’arte poco trendy dello stock picking.

Non guardare più al drammatico crollo delle vendite di Kering. Il colosso francese, controllato dal miliardario François-Henri Pinault, prevede che le vendite del primo trimestre diminuiranno del 10% – rispetto alle aspettative di consenso di un calo del 3% – a causa del crollo di Gucci di quasi il 20%. Peggio ancora, il gruppo ha attribuito la colpa del crollo all’importantissimo mercao dell’Asia-Pacifico, la cui salute tiene svegli la notte gli investitori del settore.

Ciò ha dato origine a una prevedibile serie di preoccupazioni sul lusso. Kering è crollata del 12%. Ma anche le azioni di LVMH, Richemont e Dior erano in calo, per paura che l’indebolimento della crescita del lusso in Cina potesse trasformarsi in un crollo. [...]

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