Monte dei Paschi di Siena crolla: trimestrale nel mirino

Violetta Silvestri

5 Agosto 2022 - 12:32

Azioni Mps si fanno notare per eccesso di ribasso: il titolo stamane è crollato dopo i conti del semestre e attualmente perde oltre il 6%. Le richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi sono in focus.

Monte dei Paschi di Siena crolla: trimestrale nel mirino

Azioni Banca dei Monti di Paschi di Siena in forte ribasso oggi a Milano: il titolo si sta rendendo protagonista nelle negoziazioni per l’affondo dopo i conti, con sospensione per eccesso di ribasso in mattinata.

Nel mirino degli investitori ci sono soprattutto gli accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi dal valore di 78 milioni di euro, legati nello specifico a rischi legali dovuti a richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre. Sul punto, però, la banca si tratterebbe di “posizioni palesemente disomogenee sotto più profili, di assoluta indeterminatezza e generiche.”

I ricavi e il risultato operativo netto sono in calo nel semestre rispetto allo stesso periodo del 2021.

Le azioni Mps segnano un tondo del 6,79% alle ore 11.53.

Azioni Mps affondano: i conti sotto la lente

Decisamente negativa la seduta per la banca senese che ha pubblicato i risultati finanziari del primo semestre e del secondo trimestre 2022.

Nel dettaglio, nel periodo gennaio-giugno 2022 Mps ha riportato:

  • Totale Ricavi: 1.522,0 milioni di euro, -2,5% su base annuale;
  • Risultato operativo netto: 230,4 milioni di euro, -29,5% su base annuale;
  • Margine di interesse: 660,0 milioni di euro, rispetto ai 585,2 milioni di euro dell’anno precedente, con un +12,8%;
  • Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo: 27,2 milioni di euro, in confronto con i 202,1 milioni di euro del 2021, con un -86,5%

Il secondo trimestre è stato archiviato con ricavi per 738,9 milioni di euro e con un utile netto 17,5 milioni di euro.

Da segnalare che il 15 settembre ci sarà l’assemblea dei soci, con l’intento anche di discutere sull’iter che porterà all’aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro.

Una nota della banca ha anche annunciato la cessione pro soluto di un portafoglio di crediti “Non Performing” suddiviso in tre cluster (sofferenze secured, sofferenze unsecured, inadempienze probabili) per un Gross Book Value totale di 917,5 milioni di euro.

La questione delle richieste stragiudiziali

Nel comunicato sui conti è emerso che nel secondo trimestre si è verificato “un incremento per circa 1 miliardo di euro di richieste stragiudiziali pervenute da una società di consulenza per conto di investitori istituzionali in relazione alle note vicende relative alle informazioni finanziarie. Si tratta di posizioni palesemente disomogenee sotto più profili, di assoluta indeterminatezza e generiche”.

Inoltre, ad agosto c’è stato un altro reclamo di 800 mln di euro “dalla medesima società di consulenza”. Mps ha fatto però sapere che secondo i consulenti legali non ci sono le condizioni “per l’effettuazione di qualsiasi stima di danno, ciononostante la Banca ha provveduto ad effettuare accantonamenti.”

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