Le azioni UniCredit balzano a inizio seduta, per poi perdere slancio, in seguito alle dichiarazioni di Orcel su potenziali acquisizioni e fusioni in Germania: cosa ha detto?
Azioni UniCredit in flessione, dopo una apertura in rialzo di oltre il 2% a 10,93 euro: ad accendere i riflettori sull’istituto milanese sono state alcune dichiarazioni di Orcel.
Il Ceo ha parlato al quotidiano tedesco Handelsblatt, lasciando intendere di non disdegnare operazioni di acquisizioni in Germania con l’intento di diventare una banca europea pienamente sviluppata.
Da ricordare che i colloqui con l’amministratore delegato di Commerzbank su una possibile fusione non hanno prodotto progressi e si sono arenati a causa della guerra in Ucraina.
Alle ore 11.46 circa, intanto, le azioni UniCredit perdono lo slancio iniziale e scambiano in ribasso dello 0,84%.
UniCredit punta alla Germania per nuovi acquisti?
Intervistato dal quotidiano tedesco, il CEO della banca milanese Orcel ha sottolineato: “una crescita della quota di mercato in Germania sarebbe un bene per il gruppo...fusioni e acquisizioni possono essere un acceleratore della crescita e creare valore aggiunto per l’istituto a determinate condizioni.”
Nello specifico, Orcel ha ribadito l’obiettivo di aumentare la diversificazione dei flussi di entrata e rilanciare il progetto di costruire una banca di respiro europeo. Un deal con Commerzbank era stato valutato dallo stesso Ceo UniCredit, con la riapertura del dossier a inizio anno.
La guerra in Ucraina, però, ha raffreddato l’entusiasmo aprendo, piuttosto, il delicato capitolo degli asset in Russia. Il piano di fusione tedesco, quindi, è stato accantonato. Tra l’altro, come ricorda Milano Finanza, il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha ribadito che la cessione della quota statale del 15% di Commerzbank non è una questione urgente.
Al momento, il focus di Orcel sembra essere la questione russa e, nello specifico, le opzioni di uscita di UniCredit dal business nel Paese. L’intento è non svendere la filiale in Russia: “Penso che sarebbe sbagliato, e anche incompatibile con l’idea delle sanzioni, se cedessimo per un euro un business da più di tre miliardi di euro.”
All’orizzonte del risiko bancario nazionale, comunque, rimane aperto il dossier Mps, ora alle prese con l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. UniCredit si farà di nuovo avanti per rilevarla?
© RIPRODUZIONE RISERVATA