I titoli legati al settore dell’intelligenza artificiale si avvicinano nuovamente ai loro massimi, mentre molti si chiedono se sia opportuno prendere profitto oppure restare esposti al rischio
La recente contrazione dei prezzi dei titoli legati al mercato dell’intelligenza artificiale, insieme ai primi tentativi di recupero, ha attirato l’attenzione dei trader e degli investitori. Si sta creando un’opportunità oppure è iniziato un forte ribasso dopo anni di crescita esponenziale? Diamo uno sguardo ai dati.
Azioni AI: uno sguardo ad NVIDIA
Guardando al mercato dell’intelligenza artificiale, un primo punto di riferimento per il settore è, senza dubbio, la società NVIDIA, il cui prezzo delle azioni, rispetto ai minimi dell’anno, è cresciuto di quasi il 90%. La contrazione del prezzo registrata a partire dai primi giorni di aprile si è dimostrata un fuoco di paglia e, dopo un drawdown del 20% rispetto ai massimi, il prezzo delle azioni della società è tornato a salire, sorprendendo molti. SIi prevede che gli utili della società saranno comunicati il 22 maggio, quindi il mercato dovrà attendere ancora un po’ prima di vedere se le aspettative sui fondamentali confermeranno la crescita del prezzo delle azioni. Comunque sia, le borse si attendono una crescita a tre cifre per l’utile, decisamente una delle stime più promettenti tra quelle delle Magnifiche 7, che in media prevedono una crescita superiore al 30%, secondo i dati Bloomberg. Essendo l’azione del comparto AI a maggiore capitalizzazione, la forte spinta rialzista del prezzo ha trainato i vari indici e fondi, e di fatto anche per questi ultimi continua ad essere uno dei periodi più performanti.
Cosa aspettarsi dal settore dei semiconduttori?
Entrando nel vivo del settore dei semiconduttori, che assieme a quello dei social rappresenta uno dei più seguiti quando si parla di intelligenza artificiale, si nota una conferma generalizzata delle aspettative di crescita, prendendo ad esempio altri grandi protagonisti come Broadcom (AVGO), Marvell Technology (MRVL), AMD (NASDAQ: AMD) e Micron Technology (MU). Guardando agli indici sui semiconduttori, la situazione si fa particolarmente interessante. L’indice MSCI ACWI IMI Semiconductors & Semiconductor Equipment, utilizzato come benchmark da molti fondi, ha registrato nell’ultimo mese una performance del -2,75%, una perdita che non si vedeva da mesi; per la precisione, da aprile dell’anno precedente (2023). Una considerazione simile può essere fatta considerando altre realtà, non presenti nel comparto dei semiconduttori ma legate all’intelligenza artificiale, come Alphabet (NASDAQ: GOOGL), Microsoft (NASDAQ: MSFT) e Meta Platforms (META), società le cui stime sugli utili restano positive e crescenti, ma che in borsa stanno registrando un sensibile abbassamento del prezzo rispetto alla media degli ultimi mesi.
Siamo arrivati alla fine della salita? Ecco l’opinione di alcuni esperti
Secondo gli analisti di Bank of America, si è creato un interessante rapporto prezzo/utili medio per queste società (ex. NVIDIA) di 24 volte gli utili grazie alla recente flessione del mercato. Gli esperti, quindi, rimangono ottimisti poiché le stime di crescita per il settore sono previste in forte aumento non solo per il 2024, ma anche per almeno i prossimi quattro anni.
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