La banca centrale russa taglia ancora i tassi: i motivi

Violetta Silvestri

29 Aprile 2022 - 15:21

La banca centrale di Russia ha abbassato i tassi più del previsto nell’incontro del 29 aprile: il segnale è di un’economia in affanno, a causa delle sanzioni e con un’inflazione galoppante.

La banca centrale russa taglia ancora i tassi: i motivi

La banca centrale russa ha tagliato i tassi di interesse più del previsto e ha indicato che i costi finanziari potrebbero scendere ancora più in basso, con le priorità che si spostano sul sostegno a un’economia deragliata dalle sanzioni internazionali per l’invasione dell’Ucraina.

All’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina e delle conseguenti ritorsioni economiche e finanziarie dell’Occidente, la banca centrale si sta destreggiando tra un’economia in forte contrazione e un’inflazione alle stelle.

Cosa significa la mossa della banca centrale russa?

Dalla banca centrale russa taglio tassi più del previsto

Tre settimane dopo aver annullato parte dell’aumento di emergenza dei tassi subito dopo l’attacco, la Banca di Russia ha abbassato il suo benchmark al 14% dal 17%. La maggior parte degli economisti intervistati da Bloomberg aveva previsto una diminuzione al 15%.

“La politica monetaria terrà conto della necessità di una trasformazione strutturale dell’economia e garantirà un ritorno dell’inflazione all’obiettivo nel 2024. Il contesto esterno per l’economia russa rimane impegnativo e limita in modo significativo l’attività economica”, ha affermato la governatrice Elvira Nabiullina.

Mentre la nazione più sanzionata del mondo si prepara a una profonda recessione di due anni, la banca centrale sta cogliendo un momento in cui l’inflazione sta iniziando a stabilizzarsi e il rublo, protetto dai controlli sui capitali, ha più che recuperato le perdite subite dopo la guerra.

Il grafico elaborato da Cnbc dell’andamento del cambio USD/RUB dall’inizio del conflitto a oggi lo dimostra:

Cambio dollaro rublo Cambio dollaro rublo

I responsabili politici hanno anche emesso nuove proiezioni, secondo le quali l’economia della Russia potrebbe contrarsi dall’8% al 10% quest’anno, una netta revisione delle loro prospettive prima dell’invasione. L’inflazione dovrebbe raggiungere il 18%-23% alla fine di quest’anno.

Oneri finanziari più convenienti integreranno una serie di altre misure della Banca di Russia senza però voler combatterà l’inflazione a ogni costo.

Nabiullina ha avvertito che la Russia sta entrando in un periodo di trasformazione e le sanzioni imposte interromperanno le catene di approvvigionamento e priveranno le imprese di molti componenti importati.

La banca centrale ha aggiunto che c’è spazio per un ulteriore allentamento quest’anno se i rischi di inflazione continuano a diminuire.

Cosa accadrà alle finanze e all’economia della Russia?

Secondo alcuni analisti, le difficoltà economiche diventeranno più evidenti nei prossimi mesi, ponendo le basi per una delle flessioni più profonde della storia russa moderna. Nonostante un rallentamento dell’inflazione a breve termine, la crescita dei prezzi su base annua probabilmente supererà il 20% già in questo trimestre.

Ma le banche sono tornate a un surplus di liquidità e il rublo è salito, grazie in gran parte all’aumento dei prezzi delle materie prime e ai controlli sui capitali. La valuta russa ha guadagnato quasi il 14% rispetto al dollaro questo mese.

Nelle previsioni degli esperti, la banca centrale probabilmente continuerà a tagliare, ma in modo più graduale, forse lasciando il tasso chiave sopra il 10% nel prossimo anno. Le condizioni finanziarie rimangono fragili e le aspettative di inflazione elevate manterranno i responsabili politici “aggressivi” anche se le sanzioni pesano sulla domanda.

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