È stato approvato il decreto che rende possibile il salvataggio di Banca Popolare di Bari ora commissariata
Il salvataggio di Banca popolare di Bari è certo: in Senato è stato approvato il decreto relativo che diventerà legge effettiva con la pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale. La votazione è passata con 209 favorevoli, un voto contrario e nove astenuti. Una decisione questa che dovrebbe consentire ai correntisti dell’istituto di tirare un sospiro di sollievo.
Salvataggio Banca Popolare di Bari, testo invariato rispetto a gennaio
Il provvedimento approvato in Senato non ha subito modifiche rispetto al testo uscito dalla Camera dei Deputati lo scorso 21 gennaio e prevede, come era ormai noto, misure urgenti da intraprendere per dare sostegno al sistema creditizio al fine di salvare la banca pugliese attualmente commissariata.
Sono diverse le caratteristiche del decreto di salvataggio di Banca Popolare di Bari che spiccano per importanza: si parte dai report sulle attività finanziare fino ad arrivare alla conferma dei requisiti di onorabilità, autonomia e professionalità per gli amministratori. All’interno del decreto anche interventi di sostegno all’occupazione e alle imprese del sud e l’attribuzione a Invitalia di un contributo in conto capitale fino a 900 milioni nel 2020.
Costituzione Banca del Mezzogiorno per riassetto istituto
In particolare quest’ultima parte prevede l’immissione di tale liquidità in uno o più contributi fino alla somma indicata per potenziare il patrimonio del Mediocredito Centrale (MCC). Perché accade questo? Lo scopo è quello di poter dar vita alla promozione d’investimenti e attività finanziare anche a sostegno del Mezzogiorno, rendendo disponibile come strumento in tal senso l’acquisizione di partecipazioni al capitale di banche e società finanziarie.
Nel testo del decreto approvato dal senato è prevista anche la possibilità di scindere MCC e di costituire una società a nuova alla quale assegnare le attività relative e le partecipazioni acquisite da banche e società finanziarie. In questo modo le azioni rappresentative dell’intero capitale sociale della società costituita vengono attribuite al ministero dell’Economia e delle Finanze senza corrispettivo.
Il testo approvato oggi e che rende possibile il salvataggio della Banca Popolare di Bari rappresenta un passo in avanti sia per il riassetto dell’istituto sia nel percorso personale dei consumatori che in questi mesi si sono trovati in difficoltà per via delle vicissitudini della’istituto.
La società che verrà creata ovvero la Banca del Mezzogiorno dovrà riferire, secondo il decreto, sull’andamento delle operazioni finanziarie eseguite ogni quattro mesi alle commissioni relative di Camera e Senato e dovrà presentare entro il 31 gennaio di ogni anno a partire dal prossimo, una relazione annuale sulle operazioni finanziarie eseguite. Il Ministero delle Finanze sarà chiamato alla nomina del consiglio di amministrazione in collaborazione con quello dello Sviluppo Economico.
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