5 banche italiane nel mirino di Fitch che ha scelto di rivedere il proprio outlook su ognuna di esse.
Cinque banche italiane sono finite nel mirino di Fitch che nel pomeriggio di ieri ha scelto di rivedere l’outlook su 5 istituti di credito del Belpaese.
UniCredit, Intesa Sanpaolo, Credem, Mediobanca e Bnl. Questi i nomi delle banche su cui si è abbattuta la scure degli esperti.
La revisione dell’outlook da parte di Fitch è arrivata pochi giorni dopo le indicazioni sull’Italia. Lo scorso 31 agosto gli esperti hanno scelto di confermare il rating a lungo termine del Belpaese, rimasto così a BBB, ma hanno altresì tagliato l’outlook da “stabile” a “negativo”.
Debito pubblico e incertezza politica hanno ovviamente pesato sulle decisioni di Fitch che successivamente ha rivolto lo sguardo alle banche italiane prima citate. Anche in questo caso l’outlook è stato rivisto da “stabile” a “negativo” e le decisioni dell’agenzia hanno trovato fondamento in quelle già comunicate la scorsa settimana.
“le banche subiranno probabilmente un downgrade se il giudizio sull’Italia sarà abbassato,”
hanno affermato da Fitch.
Tra i primi a commentare il downgrade sicuramente Credem, che ha tenuto a precisare come Fitch abbia evidenziato che, nonostante attività prevalentemente domestiche, il modello di business le ha permesso di ottenere un livello di redditività più resiliente, oltre che una migliore qualità dell’attivo.
Diversi elementi, ricordano dal Gruppo, hanno permesso a Credem di migliorare la propria redditività:
- focus su clienti meno rischiosi, ferree regole di erogazione creditizia, minori rettifiche sui crediti;
- attività di wealth management e assicurative.
Nonostante la revisione dell’outlook, Fitch ha scelto di confermare i rating di ciascuna delle cinque banche italiane citate.
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