Occhio all’analisi dedicata ai criteri che le banche adottano nel decidere se e a chi erogare i crediti. Notizie no per questa categoria di clienti.
Chi sta pensando di bussare alla porta delle banche per ricevere prestiti si prepari. A fronte dei nuovi rischi che incombono sull’economia globale, gli istituti di credito dell’area euro si sono mostrati già più cauti, nel corso del primo trimestre del 2025, ad aprire i rubinetti del credito, inasprendo i criteri per l’erogazione dei prestiti.
Il peggio è che le stesse banche hanno ammesso di prevedere che il trend, che riguarda una particolare categoria di clienti, continuerà nel corso dell’anno. Un segnale che invita alla prudenza, se si considera che, per effetto dei tagli dei tassi che la BCE ha iniziato a varare l’anno scorso, le banche del blocco avevano finalmente iniziato a erogare più prestiti, a partire dallo scorso anno.
Ora, il rischio è che la caotica politica commerciale degli Stati Uniti di Donald Trump, incentrata sui dazi reciproci, finisca per avere ripercussioni decisamente negative sul fluire del credito delle banche europee, dell’area euro in particolare. Un particolare, suggerisce qualcuno, che la BCE di Christine Lagarde, quando si riunirà dopodomani per fare il grande annuncio sui tassi dell’area euro, dovrà necessariamente tenere in considerazione. [...]
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