Bancomat clonati: le 3 truffe più comuni e come difendersi

Alessandro Cipolla

18 Ottobre 2017 - 13:47

Sono sempre in aumento le truffe realizzate mediante la clonazione dei bancomat agli sportelli. Ecco i tre inganni più usati e come ci si può difendere.

Aumentano sempre di più le denunce di bancomat clonati, di truffe e le relative operazioni messe in atto dalle Forze dell’Ordine per contrastare i truffatori, che spesso agiscono in gruppo.

Con l’economia stessa e la tecnologia che ormai ci spingono sempre più a usare il bancomat o la carta di credito, diventa estremamente importante sapere come proteggersi al meglio dalla clonazione delle carte, spesso collegate direttamente ai conti corrente.

Le 3 truffe più frequenti con i bancomat

Che si tratti di una truffa mediante l’utilizzo di sofisticate apparecchiature elettroniche oppure di un abile gioco di mano, ogni volta che ci rechiamo presso uno sportello ATM dobbiamo sempre prestare la massima attenzione.

Ecco allora un memorandum su quali sono le 3 truffe più frequenti realizzate con i bancomat e, soprattutto, come fare per evitare che dei malviventi possano tranquillamente prelevare il nostro denaro.

1) Microcamera e skimmer

Per poter prelevare i nostri soldi un malvivente ha bisogno di due cose: i dati del nostro bancomat e il relativo PIN. Per questo le truffe mediante apparati tecnologici hanno bisogno dell’utilizzo di skimmer e microcamere.

Lo skimmer è un hardware camuffato che viene inserito nel lettore delle schede. Quando inseriamo il bancomat, è capace quindi di clonare la nostra carta riuscendo così a rubarne i vari dati.

Per sapere poi il PIN di solito vengono utilizzate delle microcamere poste nella parte superiore dello sportello, ma ultimamente anche di lato, oppure delle finte tastiere che vengono collocate sopra quelle vere.

Come difendersi
Quando ci rechiamo al bancomat quindi dobbiamo sempre fare attenzione che la fessura dove si inseriscono le carte non presenti segni di modifica, che non ci siano tracce di colla nella parte sottostante e che nella struttura superiore o laterale dell’ATM non ci siano dei piccoli fori.

Inoltre è sempre raccomandabile coprire bene con una mano quando digitiamo il nostro PIN, così come il provare ad apportare pressione alla tastiera per accertarsi che sia quella originale e che non sia stata sostituita.

2) La truffa dell’apparecchio per aprire la porta

Come è ben noto, alcuni ATM sono posti lungo le strade ma altri invece sono collocati all’interno di stanze dove, per poter accedere, occorre passare il nostro bancomat in un apposito apparecchio.

Per uscire invece basta premere un bottone o aprire la maniglia una volta che si è terminata la nostra operazione. Questa truffa invece viene attuata proprio in prossimità della porta nel lato di uscita.

Alcuni malviventi negli ultimi tempi hanno riprodotto degli apparecchi simili a quelli posti all’entrata ma posizionati invece all’interno della stanza. Quando un cliente quindi ha prelevato, struscia il suo bancomat anche per uscire ignaro che in quel modo lo skimmer gli stia rubando i dati della carta.

L’installazione poi della solita microcamera o di una tastiera sostitutiva completa il gioco, permettendo così ai criminali di poter venire a conoscenza anche del vostro PIN e di ritirare quindi tranquillamente i vostri soldi.

Come difendersi
Oltre alle solite accortezze riguardanti le microcamere e le finte tastiere, è bene sapere che per uscire non occorre strisciare la vostra carta ma utilizzare il sistema che solitamente viene sempre segnalato all’interno della stanza dove si trova il bancomat.

3) La sostituzione della carta

Oltre a sofisticati sistemi tecnologici, per truffarci al bancomat esistono però anche tecniche, come si può vedere dal video all’inizio di questa pagina, ben più tradizionali e che si basano sulla destrezza di due o più malviventi.

Per prima cosa un complice cerca di spiare mentre viene digitato il PIN. Quando poi si è terminato di inserire i dati e la carta sta per essere restituita dall’ATM, chi sta prelevando viene distratto così da permettere a un complice di prendere il bancomat e di sostituirlo con uno falso.

Quando chi preleva quindi torna davanti al bancomat, prende la carta falsa e i soldi che nel frattempo sono usciti, ignaro però che i truffatori ora sono in possesso della sua vera tessera e del relativo PIN.

Come difendersi
Per evitare questa truffa quindi è sempre bene non farsi mai distrarre da persone terze quando si sta prelevando, così come di fare attenzione che nessuno ci stia spiando mentre digitiamo il PIN.

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