In uscita il bando per insegnanti italiani all’estero per l’a.s. 2018-2019; nell’attesa, ecco quali sono i requisiti necessari per candidarsi.
È in arrivo un’importante opportunità di lavoro per gli insegnanti italiani che vogliono fare un’esperienza all’estero. Il MIUR e i sindacati, infatti, hanno sottoscritto l’intesa contenente i requisiti che deve soddisfare il personale docente che nell’a.s. 2018/2019 verrà destinato alle istituzioni scolastiche italiane situate all’estero.
Il bando per l’anno scolastico avvenire deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi ad oggi non potete ancora candidarvi per un posto vacante.
Tuttavia il testo dell’intesa raggiunta è molto importante per capire a quali insegnanti è riservata questa importante opportunità professionale. Ad esempio, vi interesserà sapere che potranno insegnare all’estero tutti quei docenti con un livello B2 di conoscenza per una delle lingue straniere indicate - a seconda delle zone - nel bando di prossima pubblicazione.
Questa comunque non è l’unica condizione necessaria per candidarsi per un posto all’estero; ve ne parleremo nel prosieguo dell’articolo dove trovate tutte le informazioni contenute nel testo dell’intesa sottoscritto da MIUR e sindacati.
Requisiti culturali
I requisiti si suddividono in culturali e professionali. Per quanto riguarda i primi è richiesto ai docenti che vogliono partire all’estero devono, come anticipato, avere un livello di conoscenza sufficiente della lingua straniera parlata nella zona in cui si andrà ad insegnare.
Questa sarà indicata con esattezza solamente con il bando di concorso; per il momento vi basta sapere che il livello non deve essere inferiore al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento, il QCER.
Un altro requisito fondamentale per candidarsi è quello per cui il docente deve aver preso parte ad attività formative organizzate da soggetti accreditati al MIUR su tematiche afferenti all’intercultura e all’internazionalizzazione.
Requisiti professionali
La seconda categoria riguarda i requisiti afferenti alla professione del docente.
Nel dettaglio è permesso insegnare all’estero solamente ai docenti già assunti a tempo indeterminato dal MIUR che dopo il periodo di prova hanno prestato almeno 3 anni di servizio in Italia nel ruolo di appartenenza.
Inoltre il docente non deve essere stato restituito ai ruoli metropolitani durante un precedente periodo all’estero per incompatibilità di permanenza nella sede per ragioni a lui imputabili.
Infine è preclusa la candidatura all’estero agli insegnanti che nel corso della loro carriera hanno subito una sanzione superiore alla censura e che non sono stati riabilitati.
Insomma, per insegnare all’estero bisogna essere di ruolo e con la “fedina pulita”, oltre ad avere una buona conoscenza della lingua straniera richiesta.
Tutte le altre informazioni - ad esempio sui posti disponibili e sulle zone in cui si andrà ad insegnare - bisognerà attendere l’uscita del bando in Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione che dovrebbe essere ormai imminente vista l’intesa raggiunta per quel che riguarda i requisiti.
Altri requisiti
Ci sono altri requisiti specifici a seconda del ruolo per il quale ci si candida.
Ad esempio, agli insegnanti di sostegno è richiesto anche il possesso della relativa specializzazione. Invece, il personale che si candida per un posto di lettore deve essere docente di materie letterarie o di lingue straniere nella scuola secondaria (sia di I che di II grado).
Quest’ultimi devono aver superato due esami di lingua e/o di letteratura italiana, ovvero aver conseguito 12 crediti nel settore scientifico disciplinare Letteratura Italiana e altrettanti nel settore Linguistica italiana.
Il personale che si candida per uno degli altri ruoli indicati dall’articolo 10 del Decreto legislativo 64/2017 deve essere invece un docente della scuola primaria o un insegnante di italiano, storia, geografia o lingue straniere nella scuola secondaria.
Altre opportunità di carriera all’estero
Nell’intesa viene fatta menzione anche ai ruoli del Dirigente Scolastico e del personale amministrativo. Anche per loro, infatti, nell’a.s. 2018-2019 ci sarà la possibilità di essere chiamati per coprire un posto vacante in un’istituzione scolastica italiana situata all’estero.
I requisiti in questo caso sono leggermente differenti da quelli previsti per i docenti, vista naturalmente la diversità del ruolo. Nel dettaglio, per quanto riguarda i Dirigenti Scolastici possono candidarsi coloro che:
- hanno una conoscenza di livello B2 di almeno una delle lingue straniere indicate dal bando;
- hanno partecipato ad attività formative organizzate da enti accreditati dal MIUR su tematiche afferenti all’intercultura, all’internazionalizzazione o al management;
- sono Dirigenti Scolastici da almeno 3 anni;
- non sono stati restituiti ai ruoli metropolitani in una precedente esperienza all’estero per motivi di incompatibilità;
- non sono incorsi in provvedimenti disciplinari superiori alla censura.
Gli stessi requisiti sono richiesti per il personale amministrativo sono gli stessi, con l’eccezione rappresentata dalla partecipazione ai corsi di formazione organizzati da enti accreditati al MIUR, non necessaria per il personale ATA.
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