Bar e ristoranti, restano pedane e tavolini all’aperto nelle città: fino a quando varranno ancora le regole anti-Covid

Stefano Rizzuti

23 Settembre 2022 - 17:02

Il decreto Aiuti ter proroga la possibilità per bar e ristoranti di realizzare dehors e pedane, potendo così utilizzare ancora i tavolini all’aperto su strade e piazze. Vediamo fino a quando.

Bar e ristoranti, restano pedane e tavolini all’aperto nelle città: fino a quando varranno ancora le regole anti-Covid

Restano i tavolini all’aperto per bar e ristoranti. Arriva la proroga fino alla fine dell’anno per la realizzazione dei dehors e pedane all’aperto per i servizi di ristorazione. A prevederlo è l’ultima bozza del decreto Aiuti ter, ancora non pubblicata in Gazzetta ufficiale.

Al provvedimento licenziato in Consiglio dei ministri la scorsa settimana è stato aggiunto un nuovo articolo riguardante il sostegno alle imprese: rispetto alla prima bozza si comprende anche l’estensione al 31 dicembre delle misure in vigore dal 2020 per il Covid a favore di bar e ristoranti.

Resta quindi, “salvo disdetta dell’interessato”, la possibilità di costruire dehors, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni nelle vie, le piazze, le strade e gli spazi aperti. Di fatto vuol dire che per bar e ristoranti sarà possibile continuare a utilizzare i tavolini all’aperto senza particolari restrizioni, con regole più semplici rispetto a quelle pre-Covid.

Tavolini all’aperto, cosa prevede la proroga

Come ricorda Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, la proroga sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. E permetterà di continuare ad applicare le misure sul distanziamento interpersonale fino a quella data nei locali, oltre a prevedere semplificazioni per le occupazioni di suolo pubblico. Viene quindi confermata la misura introdotta nel pieno della pandemia per permettere ai ristoratori di restare aperti sfruttando al meglio gli spazi all’aperto.

Dehors, la soddisfazione degli esercenti

Secondo Fipe Confcommercio questa proroga consente “alle imprese di affrontare meglio un periodo che si preannuncia critico sia per l’aumento consistente dei costi, a partire da quelli dell’energia, che per l’atteso rallentamento dell’economia. Bene ha fatto il Governo a reiterare una misura che è stata particolarmente apprezzata anche dai cittadini e che ha permesso di rivitalizzare le città”. Inoltre, viene sottolineato, una misura di questo genere aiuta anche ad affrontare l’aumento dei costi dovuto alla crisi energetica.

Codacons protesta: abuso contro cittadini

C’è, però, anche chi protesta. A partire dal Codacons, che parla di un “abuso verso i cittadini” sostenendo che la conferma della proroga porterà a denunce e ricorsi da parte delle associazioni dei consumatori. Il presidente Carlo Rienzi lamenta: “Nonostante non sussistano più i presupposti dell’emergenza Covid che avevano permesso a bar e ristoranti di occupare il suolo pubblico con una invasione selvaggia di pedane e tavolini, il Governo vuole prorogare una misura che ha causato solo caos e degrado".

A giudizio di Rienzi i dehors e i tavolini all’aperto arrecano un danno ai cittadini, costringendoli a camminare con difficoltà tra le strutture di bar e ristoranti. “Un caos che danneggia anche il decoro urbano e il turismo”, aggiunge. Il Codacons si dice pronto a denunciare il governo per abuso d’atti d’ufficio e a ricorrere in tribunale.

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