La Russia potrebbe utilizzare la base militare di Kaliningrad per attaccare l’Occidente? Questo è il timore che serpeggia in Europa dopo l’annuncio dell’esercitazione della base russa. Ecco perché.
Kaliningrad non è solo una base militare russa di importanza strategica, ma è così che viene raccontata da quando la Russia ha dichiarato di aver compiuto un’esercitazione militare per mettere alla prova i soldati con attacchi missilistici nucleari. Prima di questo annuncio e prima dell’invasione dell’Ucraina il mondo si era quasi del tutto scordato dell’enclave russa tra Polonia e Lituania che si affaccia sul mar Baltico.
Kaliningrad però non è un luogo qualsiasi, si tratta infatti di un territorio particolarmente strategico dal quale allargare il conflitto ed è anche una delle zone più militarizzate d’Europa. Proprio nella base russa di Kaliningrad nel 2016 sono giunti i missili Iskander, capaci di trasportare testate nucleari con una gittata di 500 chilometri. Dotata di un vasto arsenale, dalla base russa di Kaliningrad potrebbero partire testate nucleari contro l’Occidente, colpendo gli obiettivi più vicini come Ucraina, Polonia e Germania, proprio come nel video mostrato nella tv russa.
L’attivazione della base militare russa per l’esercitazione, a settanta giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, fa temere il coinvolgimento di Kaliningrad nel conflitto. La sua posizione e l’arsenale custodito fanno dell’enclave russa una minaccia concreta per la stabilità dei Paesi Nato confinanti.
Base russa Kaliningrad: storia e posizione strategica
Cerchiamo di fare un passo indietro e capire come Kaliningrad (nome del territorio e del capoluogo) sia passata dall’essere un’affascinante città dallo stile prussiano a un’enclave militarizzata della Russia. Prima del 1945 la città di Kaliningrad era conosciuta come Köninsberg e faceva parte della Prussia. Era nota principalmente per essere la città natale del filosofo Immanuel Kant, uno dei giganti della filosofia contemporanea. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, distrutta dai bombardamenti e ormai svuotata, venne ripopolata da cittadini russi.
Fu questa l’occasione per cambiare il nome in Kaliningrad per omaggiare il dirigente sovietico, alleato di Iosif Stalin, Michail Ivanovic Kalinin. Sotto l’influenza Urss e poi Russia il territorio di Kaliningrad venne occupato per creare un’enclave militare e fare pressioni militari sui Paesi confinanti, sull’Europa e ora sulla Nato tutta.
È proprio la sua posizione a darle tale potere di influenza militare. La regione di Kaliningrad si estende per circa 15 mila chilometri quadrati e si incastra tra la Polonia e la Lituania, con uno sbocco importante sul mar Baltico (Fig.1).
Quale pericolo rappresenta Kaliningrad?
Kaliningrad alterna paesaggio naturale e cittadino a basi militare, tante da renderla una vera e propria base militare russa con diverse sedi. Si trovano sul territorio il quartier generale della Flotta del Baltico e le due basi aeree di Chernyakhovsk e Donskoye.
Kaliningrad è pesantemente armata e sul territorio ospita migliaia di uomini e di mezzi militari aria, terra e acqua. Secondo quanto riportato da diversi giornali che stanno trattando l’argomento, Kaliningrad sarebbe in grado di invadere e occupare in poco tempo i Paesi dell’ex Urss quali Estonia, Lettonia e Lituania. Le ricostruzioni parlano di pochi giorni necessari per la conquista e l’isolamento, tali da rendere difficile la risposta degli alleati Nato.
A mettere maggiormente in preoccupazione è però la dotazione nucleare della base militare russa, la stessa che in questi giorni continua a essere nominata, citata e mostrata. L’esercitazione di Kaliningrad è un esempio, infatti è stata fatta per far preparare i soldati russi alla possibilità di azione in territorio radioattivo. Dopo lo spettacolo sul primo canale della tv russa, nel quale venivano indicati i secondi che impiegherebbe una bomba nucleare a distruggere le maggiori città occidentali, i movimenti di Kaliningrad sono motivo di grande attenzione e preoccupazione internazionale.
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