«Come supervisore non promuovo nessuno obiettivo strutturale». È quanto ha detto il nuovo capo della vigilanza dell’Eurotower nel corso di un’intervista.
Altolà della Banca Centrale Europea ai progetti per creare superbanche europee capaci di rivaleggiare con i colossi globali. “Non sono particolarmente a favore dell’idea dei campioni nazionali, o di campioni europei”, ha detto Andrea Enria nel corso della sua prima intervista da quando è diventato presidente del consiglio di sorveglianza della BCE.
“In special modo quando si ricopre il ruolo di supervisori, non bisognerebbe promuovere nessun particolare risultato strutturale”, ha risposto Enria alla domanda se andrebbe favorito un rafforzamento delle banche europee per metterle al passo con la concorrenza dei “big” asiatici e americani.
Ci interessa accordo, non ragioni politiche
Domenica, Deutsche Bank ha annunciato l’avvio delle trattative in vista di una possibile fusione con Comerzbank (Fusione Deutsche Bank-Commerzbank, al via le trattative) ricevendo anche, secondo quanto riportato dalle agenzie, il via libera dell’esecutivo agli inevitabili licenziamenti.
Anche se direttamente Enria non ha nominato i due istituti tedeschi, il riferimento, nell’attuale contesto, è particolarmente diretto. Nell’attuale situazione, il consiglio di sorveglianza della BCE ignorerà qualsiasi giustificazione politica dell’operazione.
Ci interessa l’accordo che ci viene proposto, e le uniche cose che ci stanno a cuore sono la sostenibilità del progetto.
Olaf Scholz, il ministro delle finanze tedesco, ha più volte incoraggiato Commerzbank, di cui lo stato detiene ancora il 15% del capitale, a trattare con Deutsche Bank, mentre Peter Altmaier, ministro dell’economia, ha proposto una strategia industriale per sfidare il dominio cinese. “Vogliamo un mercato che sia aperto, quindi se ci sono banche straniere, investitori stranieri che apportano la loro esperienza, i loro capitali, nella nostra giurisdizione, devono essere i benvenuti”.
Fusione Deutsche-Commerzbank: BundesBank, noi neutrali
La posizione della BCE trova la sponda della BundesBank. “Siamo neutrali in caso di fusioni bancarie. Possiamo monitorare questo tipo di processi ma certamente non siamo noi a farli partire", ha detto Joachim Wuermeling, componente del consiglio esecutivo della Bubdesbank.
Il lavoro delle autorità di vigilanza “è controllare se il nuovo gruppo soddisfa i requisiti regolamentari ora e in futuro”.
Handelsblatt: decisione entro 2-3 settimane
Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Handelsblatt, ai vertici di Commerzbank saranno necessarie due o tre settimane per valutare se procedere con una eventuale fusione con Deutsche Bank. In seguito, servirebbero quattro-sei settimane per la due diligence.
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