La BCE di Lagarde mette in guardia l’economia: attenzione al coronavirus, ma non solo
La BCE di Christine Lagarde sotto i riflettori nella giornata di oggi, giovedì 6 febbraio.
Alle ore 9:00 italiane, il nuovo Presidente dell’istituto centrale ha iniziato a parlare dell’attuale situazione osservabile nel Vecchio Continente.
Se da un lato Lagarde ha parlato di un’economia sulla via della stabilizzazione, dall’altro il nuovo presidente BCE non ha mancato di sottolineare l’esistenza di rischi che continueranno a rendere il quadro incerto. Tra questi, come non annoverare l’ormai noto coronavirus.
BCE: Lagarde su economia, coronavirus e molto altro
L’odierna audizione di Lagarde al Parlamento europeo si è sviluppata su due direttrici principali, come già anticipato.
Da un lato la numero uno BCE ha sottolineato le attuali condizioni dell’economia europea, a quanto pare verso la stabilizzazione. Buono, in tale contesto, lo sviluppo dei rapporti tra la Cina e gli USA: le due potenze hanno firmato la tanto attesa Fase 1 (l’accordo preliminare) e hanno concordato una riduzione delle tariffe precedentemente imposte.
Le ultime notizie in merito sono giunte proprio nella mattinata odierna e hanno permesso ai mercati mondiali di decollare, lasciandosi alle spalle i timori legati al coronavirus.
Se dunque da un lato il quadro dipinto da Lagarde è apparso positivo, dall’altro il Presidente BCE ha ricordato la presenza di rischi di differente natura. Il riferimento è proprio all’epidemia partita dalla città di Wuhan che ha già ucciso più di 500 persone.
“L’incertezza che circonda l’impatto del coronavirus è una rinnovata fonte di preoccupazione.”
Un contesto, questo, che renderà ancora necessario il sostegno della BCE e della sua politica monetaria accomodante. La banca centrale comunque monitorerà la situazione giorno dopo giorno per essere pronta a intervenire in caso di bisogno.
Nel discorso di oggi Lagarde ha lanciato poi un avvertimento riguardante i bassi tassi di interesse che hanno spinto imprese già indebitate a continuare su questa strada:
“e una maggiore assunzione di rischi da parte di soggetti non bancari, come fondi di investimento, compagnie assicurative e fondi pensione.”
Anche in questo caso, ha concluso il Presidente BCE, sarà fondamentale l’attività di monitoraggio svolta dalle autorità, che dovranno tentare di limitare i rischi per la stabilità finanziaria.
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