Nel confermare la disponibilità a sostenere la ripresa, il n.1 della BCE Lagarde non ha evidenziato, ha detto Edoardo Fusco Femiano (Market Analyst di eToro), la volontà di svalutare l’euro.
Indicazioni particolarmente interessanti quelle emerse dal discorso introduttivo tenuto da Christine Lagarde in occasione dell’apertura dei lavori del Seminario annuale della BCE.
Secondo quanto emerso dalle parole della governatrice, a questo punto solo la politica fiscale è in grado evitare il peggio: che alla recessione da lockdown ne segua un’altra.
Più in particolare, la n.1 dell’Eurotower ha parlato della necessità di minimizzare gli effetti di crowding-out: questo perché le misure fiscali, e la conseguente richiesta di capitali sui mercati da parte dei governi, potrebbero far salire i tassi e “spiazzare” (crowd-out) gli investitori privati e di conseguenza la domanda.
BCE: Lagarde, politica monetaria ha salvato un milione di posti
Secondo le stime diffuse da Christine Lagarde, la politica monetaria della BCE, insieme alle politiche prudenziale, finora ha salvato un milione di posti di lavoro.
Ora l’obiettivo è di assicurare “condizioni di finanziamento favorevoli”, anche in termini di durata, non solo ai governi ma anche ai privati.
Parole Lagarde potrebbero spingere al rialzo l’euro
La strategia portata avanti da Lagarde, ha detto Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro in Italia, potrebbe condurre all’apprezzamento della moneta unica.
“In uno scenario deflazionistico, sarebbe logico per la BCE cercare di svalutare l’euro per sostenere le esportazioni, combattere un possibile calo del costo dei beni e servizi e produrre una moderata pressione inflazionistica”, ha detto l’esperto.
“Tuttavia la Lagarde non si è mossa in questa direzione. Per questo motivo, temo che vi sia il rischio sostanziale di un apprezzamento dell’euro e ciò potrebbe rappresentare una minaccia reale per la ripresa dell’eurozona".
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