Alcuni analisti si mostrano preoccupati riguardo la centralità di Binance per il settore crypto. I problemi con la SEC non stimolano la crescita del volume d’affari dell’exchange. Problemi in vista?
I recenti problemi legati alla società Silvergate (SI) e il flusso costante di notizie negative sul fronte della normativa hanno allertato il pubblico degli investitori del mondo delle criptovalute riguardo ad un possibile rallentamento del settore decentralizzato.
Silvergate e The Rock Trading, presto un nuovo «crollo a catena?»
Il timore è quello di un nuovo crollo a catena che potrebbe colpire exchange ed altre realtà crypto: si notano infatti importanti deflussi di capitali dalle casse di queste realtà, costrette a vendere i propri asset in forte perdita, alimentando ulteriormente la dimensione del crollo.
Questo è ciò che è successo a Silvergate e che potrebbe succedere ad altre società del settore. Molte attività di criptovalute, tra cui Paxos, Gemini e Crypto.com hanno dovuto interrompere la relazione societaria con il Silvergate Exchange Network (SEN) la scorsa settimana.
Anche le piattaforme italiane sembrano risentire di questo aggravamento tecnico globale: è il caso di The Rock Trading, che da circa metà febbraio si trova ad affrontare seri problemi di liquidità, iniziati con il crollo di FTX. La situazione, tuttavia, è andata complicandosi con la nuova ondata di controlli da parte delle autorità di regolamentazione statunitense.
Questa corrente sembra riguardare direttamente alcuni fra i principali exchange del mondo crypto, primo fra tutti Binance. Purtroppo, la piattaforma è profondamente intrecciata con attività offshore, fattore che la espome a un rischio normativo alto.
L’impatto su Binance
Gli analisti si mostrano assai preoccupati da questa situazione, nonostante sul mondo crypto la questione normativa venga poco discussa.
Binance è, nel bene e nel male, una colonna portante del moderno sistema criptovalutario e un deterioramento di questa realtà arrecherebbe enormi problemi al mondo finanziario decentralizzato (e non). Allo stesso modo, secondo i più estremi sostenitori del comparto crypto, la recente demonizzazione degli Stati Uniti nei confronti del settore decentralizzato, seppur da un lato aiuti a limitare le frodi, non agevola lo sviluppo del settore e non stimola la crescita del prezzo dei crypto asset.
Il 18% degli accessi di Binance proviene dagli Stati Uniti e da quando i rapporti con la SEC sono peggiorati gli exchange CEX hanno dovuto affrontare un drastico decremento dei volumi di contrattazione.
Allo stesso modo, altrettanti massimalisti di Bitcoin sostengono che Binance non dovrebbe essere così centrale per un settore che fin dalla nascita vanta una struttura decentralizzata: secondo la loro opinione, il deterioramento dei fondamentali dei CEX dovrebbe solo rasserenare i crypto investitori e ricordargli il motivo per cui esiste la finanza decentralizzata.
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