Dopo le difficoltà degli scorsi anni Saipem sta provando a invertire la rotta: ecco la biografia di Stefano Cao, amministratore delegato della società.
Dopo l’annus horribilis del 2016, chiuso con una maxi perdita da 2 miliardi, e il rosso anche se molto più contenuto (328 milioni) fatto registrare nel 2017, grazie all’acquisizione di diverse commesse punta al riscatto in questo 2018 Saipem.
Il titolo infatti sta vivendo un periodo brillante grazie visti agli importanti contratti stipulati in Sud America e Africa: vediamo allora la biografia di Stefano Cao, amministratore delegato della società operante nel settore della prestazione di servizi per il settore petrolifero.
La biografia di Stefano Cao
In un certo senso si può dire che la carriera di Stefano Cao fino a ora sia stata circolare: dopo l’ingresso nel mondo del lavoro in Saipem nel 1976, dopo altri importanti incarichi nel 2015 è tornato nella società di San Donato Milanese.
Sposato con la moglie Barbara e padre di due figli, Stefano Cao nasce a Roma nel 1951. Dopo il diploma al liceo Classico Terenzio Mamiani, sempre nella capitale nel 1976 si laurea in Ingegneria Meccanica alla Sapienza.
Nello stesso anno del conseguimento della laurea, entra in Saipem del gruppo Eni (che attualmente è il principale azionista con il 30,42% delle quote) con il ruolo di field engineer e operation manager all’interno della divisione Offshore Construction.
Un incarico questo mantenuto fino al 1980, quando inizia a svolgere diversi e importanti lavori all’estero per conto della società: project manager nel Regno Unito, area manager in Danimarca e Operation General Manager per condotte offshore nel Mare del Nord.
Dopo questi incarichi in giro per l’Europa, Cao torna in Italia nel 1986 per diventare poi due anni più tardi vice direttore generale operativo con la responsabilità della divisione Costruzioni Offshore della società.
La carriera all’interno di Saipem arriva al suo culmine nel 1996, quando viene nominato presidente esecutivo e amministratore delegato della società, mantenendo l’incarico fino al 2000 anno in cui passa a Eni.
Dall’Eni al ritorno in Saipem
All’inizio del nuovo millennio Stefano Cao quindi lascia la guida di Saipem per assumere l’incarico di direttore generale della divisione Exploration and Production di Eni. Dopo aver svolto anche il ruolo di presidente di Eni Corporate University S.p.A., il rapporto di lavoro si interrompe nel 2008.
Lo step successivo è l’approdo nel febbraio 2009 in Sintonia, una subholding controllata dalla holding Edizione la cassaforte della famiglia Benetton, dove ricopre il doppio incarico di manager director e CEO.
Visto il ruolo in Sintonia, che si occupa principalmente di infrastrutture e servizi per la mobilità (possiede il 30,25% di Atlantia), fino al suo addio (2012) fa parte dei consigli di amministrazione di società come Autostrade per l’Italia, Gemina, Aeroporti di Roma e Telecom (consigliere indipendente).
Dopo queste esperienze, ecco che Stefano Cao nell’aprile 2015 torna in Saipem come amministratore delegato, riprendendo le redini proprio mentre la società stava attraversando un momento di difficoltà dovuto a strascichi di inchieste che hanno colpito il gruppo negli anni precedenti.
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