Il CEO Dennis Muilenburg, licenziato la scorsa settimana, potrebbe allontanarsi con una buonuscita da 60 milioni di dollari. I dettagli
Buonuscita da 60 milioni di dollari per Muilenburg. Lo anticipa la CNN, secondo cui il CEO di Boeing, licenziato la scorsa settimana a seguito dello scandalo 737 Max, potrebbe allontanarsi dalla compagnia con un cosiddetto paracadute d’oro.
L’uscita dell’amministratore delegato non è stata etichettata in maniera chiara - se licenziamento, dimissioni o una sorta di pre-pensionamento - ma è certo che Muilenburg ha lasciato una lunga lista di problemi alla compagnia.
Eppure, malgrado la situazione per nulla idilliaca, potrebbe mettersi in tasca una cifra notevole.
Cifra che di fatto non è stata ancora ufficializzata, e potrebbe in grossa parte dipendere dalle trattative tra le parti.
Ma - fa notare la CNN - i documenti pubblici mostrano che Muilenburg potrebbe avere diritto a un piano di indennità del valore di oltre 30 milioni di dollari e, potenzialmente, a un trattamento di fine rapporto di circa 7 milioni di dollari. In più, l’ex CEO detiene altri 20 milioni di dollari di azioni e un pacchetto pensionistico di 11 milioni di dollari.
Boeing: buonuscita di 60 milioni di dollari per Muilenburg
Dennis Muilenburg, 55 anni, è diventato CEO di Boeing nel 2015 dopo aver ricoperto diversi ruoli all’interno della compagnia, tra cui direttore operativo e CEO della divisione sicurezza.
La sua uscita arriva nel momento peggiore di Boeing, impantanato tra battute d’arresto e scandali, sulla scia di due incidenti mortali e numerosi problemi con il 737 Max.
Quest’ultimo, la vettura più venduta dell’azienda, ha bloccato i suoi voli a marzo del 2019 a seguito degli incidenti, in cui sono morte 346 persone. Al momento non è ancora tornato in volo, malgrado gli sforzi di Boeing.
Nel motivare l’uscita, il consiglio d’amministrazione della società ha dichiarato che “era necessario un cambiamento di leadership per ripristinare la fiducia nella società, durante il lavoro di risanamento nei confronti delle autorità di regolamentazione, gli utenti e tutte le altre parti interessate”.
La società ha dichiarato a inizio mese che avrebbe sospeso la produzione del 737 Max a partire da gennaio, mentre durante tutti i mesi dello scandalo ha continuato a produrne.
Intanto, ha spostato più volte la date del ritorno del 737 Max nei cieli, e diventa sempre più evidente che non può facilmente soddisfare le preoccupazioni delle Authority riguardo la sicurezza.
Dal 13 gennaio 2020 a ricoprire l’incarico di Muilenburg subentrerà il presidente Dave Calhoun, mentre fino ad allora il direttore finanziario farà da CEO ad interim.
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