I prezzi di luce e gas stanno aumentando. Ecco perché oggi il mercato tutelato non è più così conveniente.
Solo pochi mesi fa parlavamo di come trovare un modo per restare nel mercato tutelato dell’energia, tanto per la luce quanto per il gas, vista la convenienza delle tariffe fissate da Arera rispetto a quelle previste nel mercato concorrenziale.
Una possibilità che ricordiamo è limitata a poche persone, ossia a tutti i clienti considerati “vulnerabili” per ragioni economiche, di salute o per la zona in cui risiedono. Questi, infatti, possono scegliere in qualsiasi momento se passare dal mercato tutelato a quello concorrenziale, e viceversa, inseguendo così la migliore offerta possibile.
Tuttavia, se fino a qualche mese fa il consiglio era di restare nel mercato tutelato, oggi la situazione è cambiata notevolmente. Tanto per l’energia elettrica quanto per il gas, infatti, le previsioni non sono delle migliori: il rischio è che i prezzi possano salire ancora, con i prossimi aggiornamenti di Arera che andranno a gravare sulle tasche delle famiglie.
Ecco perché, vista la maggiore volatilità del mercato tutelato, quello che conviene fare subito per pagare meno è passare al mercato libero, beneficiando così dei vantaggi di un’offerta bloccata che possa mettervi al riparo, almeno per i prossimi 12 mesi, da eventuali rincari.
Perché il prezzo del gas è tornato a salire (e non si fermerà)
Brutte notizie per le famiglie: il prezzo del gas è tornato a salire, raggiungendo i massimi degli ultimi due anni, a causa di diversi fattori. Da una parte, le temperature fredde e il calo delle riserve stoccate in Europa ne hanno aumentato la domanda, mentre l’offerta è stata influenzata dall’interruzione del transito del gas russo attraverso l’Ucraina, decisa da Zelensky a dicembre. Questo ha alimentato speculazioni sul mercato, facendo impennare i prezzi oltre i 50 euro a megawattora.
E non solo, perché va considerata anche la prospettiva di nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni rischia di irrigidire ulteriormente il mercato, mentre la necessità di riacquistare gas per la prossima stagione invernale rischia di spingere il prezzo ancora più in alto. In questo contesto, l’Unione Europea si trova costretta ad acquistare più gas liquefatto, con costi maggiori rispetto al metano russo, rendendo ancora più pesante l’impatto sulle bollette di famiglie e imprese.
Aumenti anche per l’energia elettrica
Una situazione che si ripercuoterà anche sull’energia elettrica, per quanto in questo caso il rincaro dovrebbe essere più limitato. Lo si può notare già dell’aumento che c’è stato a gennaio per il Pun, il quale ha raggiunto 0,1430 €/kWh, segnando un aumento del 5,88% rispetto al mese precedente.
Questo incremento riflette la maggiore domanda invernale e l’instabilità dei mercati energetici. E la cattiva notizia è che i rincari potrebbero proseguire nei prossimi mesi, influenzati da fattori come il costo del gas appunto e le tensioni geopolitiche.
Cosa fare subito per evitare gli aumenti in bolletta
Come anticipato, gli aumenti delle tariffe di luce e gas avranno ripercussioni su quelle famiglie che hanno aderito a un’offerta variabile, come nel caso di quella prevista nel mercato tutelato dove Arera aggiorna gli importi ogni mese per il gas e ogni tre per l’energia elettrica.
Per questo motivo, alla luce dell’aumento delle tariffe a cui già stiamo assistendo, questo potrebbe essere il momento migliore per passare al mercato libero approfittando dei vantaggi di un’offerta con prezzo bloccato per almeno un anno così da mettervi al riparo da inevitabili, almeno guardando alla situazione attuale, rincari.
Ricordiamo che la possibilità di passare dal mercato tutelato a quello libero, e poi eventualmente rifare il percorso inverso, è riservata a coloro che si trovano in una di queste situazioni:
- hanno compiuto 75 anni;
- hanno diritto a ricevere il bonus sociale in bolletta per disagio economico, come anche il bonus per gravi condizioni di salute (disagio fisico) tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica;
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92.
- hanno l’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- hanno l’utenza in un’isola minore non interconnessa.
Nel solo caso dei percettori di bonus per apparecchiature elettromedicali, la vulnerabilità è intesa per il nucleo di residenza. Negli altri è invece necessario che chi soddisfa una delle caratteristiche sopra indicate sia anche intestatario della fornitura.
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