È in arrivo la prima stangata sulle bollette dell’energia elettrica, ma non per tutte le famiglie. Ecco qual è il piano del nuovo governo Meloni e chi riceverà i primi aumenti.
Dai primi di ottobre il caro energia mostrerà il suo vero volto: è in arrivo la prima stangata sulla bolletta dell’energia elettrica, ma non per tutti.
Saranno, infatti, 7 milioni le famiglie che registreranno un aumento del 59% del prezzo dell’energia sulla propria ricevuta. Un aumento non indifferente che rischia di mandare in crisi milioni di famiglie. Rispetto ai 632 euro l’anno del 2021, ora dal 1° ottobre 2022 milioni di cittadini si troveranno a dover saldare un conto pari a 1.322 euro.
E se per la bolletta della luce ormai sono noti gli aumenti, per la bolletta del gas bisognerà attendere i prossimi giorni. Con i paesi Ue che si preparano a un inverno più rigido, ognuno varando nuovi provvedimenti, anche l’Italia si accinge ad affrontare le basse temperature. Risale al 29 settembre la prima telefonata tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e l’ormai ex premier Mario Draghi per studiare quello che sarà il primo decreto del nuovo governo.
Data l’urgenza di tale situazione è opportuno approfondire la notizia e capire chi riceverà la prima stangata sulla bolletta della luce.
leggi anche
Aumenti in bolletta: come cambia il prezzo con il sabotaggio Nord Stream e le nuove tariffe
Bollette: la stangata per le famiglie che si affidano al mercato tutelato
Come anticipato la prima stangata è in arrivo ma non per tutte le famiglie. Il rincaro dell’energia elettrica sarà infatti limitato, per il momento, solo per gli utenti che si sono affidati al mercato tutelato.
Stando a quanto riportato dall’Arera, saranno quindi 7 milioni i clienti che conosceranno un primo aumento della bolletta della luce del 59%, pari al 35% del totale delle utenze, equivalenti a:
- utenti domestici;
- partite Iva;
- piccole imprese.
Una “famiglia tipo” con un consumo medio di 2.700 chilowattora dovrebbe quindi pagare 1.322 euro l’anno: più del doppio dai 632 euro del 2021. Guardando le prime simulazioni dell’effetto degli incrementi, pubblicati da La Stampa, il costo stagionale (novembre-marzo) nell’inverno 2022-2023 di un’abitazione a Milano in classe energetica G sarà di:
- 3.645 euro (contro i 1.241 2019-2020) per una famiglia di 4-5 in 110 metri quadri;
- 2.374 euro (contro gli 832 euro 2019-2020) per una famiglia di 3-4 persone in 70 metri quadri;
- 1.317 euro (contro i 490 euro) per un single che vive in 38 metri.
Ma l’aumento non si fermerà solo alle famiglie in maggior tutela. L’incremento delle bollette è infatti destinato a estendersi al resto dei cittadini.
leggi anche
Quanto costerà riscaldare casa questo inverno
Bollette: cosa accadrà a chi si affida al mercato libero
Il primo rincaro della bolletta della luce riguarderà solo chi è rimasto con il mercato tutelato, non passando al mercato libero al momento della liberalizzazione del mercato dell’energia.
Eppure, come ricorda un articolo di Open, gli aumenti avrebbero potuto essere superiori se l’Arera non avesse rinviato una parte degli incrementi al prossimo trimestre.
Ma presto l’aumento delle bollette sarà trasferito anche al mercato libero, la cui utenza mediamente ha contratti di una validità di circa due anni. Questo vuol dire che se è vero che si rimane tutelati e quindi “protetti” dal contratto, al momento del rinnovo le imprese dell’energia prenderanno come punto di riferimento il prezzo del mercato tutelato. Ecco, quindi, che chi si trova vicino alla scadenza potrebbe presto conoscere gli effetti degli aumenti delle altre categorie.
Bollette, la telefonata con Draghi: quale sarà la prima mossa di Giorgia Meloni?
All’aumento dell’energia elettrica non bisogna dimenticare di aggiungere l’aumento dei costi del gas, sul quale l’Arera farà conoscere le sue decisioni a novembre, comunicando i rincari mese per mese, anche se, come ricorda il presidente Stefano Besseghini il prezzo del gas «non dovrebbe raddoppiare il prossimo mese».
E se almeno su questo fronte si può tirare per il momento un sospiro di sollievo, l’Italia si prepara a un rigido inverno. Risale a pochi giorni fa la prima telefonata tra Giorgia Meloni e Mario Draghi per studiare il primo decreto del nuovo governo di centrodestra.
Come riportato da Open, la nuova premier vorrebbe che fosse l’Europa a intervenire, in modo da evitare scostamenti di bilancio. Intanto il primo decreto del governo Meloni dovrebbe prevedere una dotazione di 25 miliardi.
E se con il provvedimento sarà necessario estendere i crediti d’imposta per le imprese e prorogare lo sconto sulle accise, la premier Meloni vorrebbe applicare una moratoria su mutui e debiti, in modo da aprire un «grande ombrello di Stato» su famiglie e imprese per le bollette.
© RIPRODUZIONE RISERVATA