Con l’addio al mercato tutelato, le famiglie italiane sono costrette a passare al mercato libero, ma questo costa in media di più. Nelle bollette il mercato libero si paga di più? I dati rispondono.
Il mercato libero farà spendere di più agli italiani? I dati di novembre parlano chiaro e mostrano che una famiglia tipo con il mercato libero ha speso 44,33 centesimi di euro al kilowattora, mentre con il mercato tutelato quasi la metà, circa 28,29 centesimi.
Un dato che riporta alle numerose critiche che negli ultimi mesi hanno accompagnato le notizie intorno al passaggio obbligatorio dal mercato tutelato al mercato libero. Per l’Unione nazionale dei consumatori, per esempio, i risultati dell’analisi sono stati definiti “clamorosi e vergognosi” e sono la prova della necessità di una proroga del mercato tutelato di luce e gas.
Con il mercato libero si paga e si pagherà di più? Al momento la differenza tra i prezzi medi mostra che chi è nel libero paga in media il 56,7% in più rispetto al mercato tutelato.
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Quanto costa l’elettricità con il mercato libero?
Istat e Arera hanno reso pubblici i dati relativi ai costi dell’elettricità (il prezzo medio della luce) del mese di novembre. I numeri mostrano in maniera chiara una disparità di prezzi: il mercato a maggior tutela garantisce un importante risparmio.
Secondo Arera infatti il costo dell’elettricità sul mercato tutelato è stato, per il mese di, novembre pari a 28,29 centesimi di euro al kilowattora. Al contrario, la media del prezzo dell’elettricità per il mercato libero (per una famiglia tipo con consumo anno di circa 2.700 kWh) si è aggirata intorno ai 44,33 centesimi di euro al kilowattora.
In merito ai dati, anche Istat ha confermato che nel mercato libero si paga di più (è c’è rischio speculazione). Il costo di 44,33 centesimi per il mese di novembre è solo una media e la maggior parte delle offerte della libera concorrente sono più costose (soprattutto se si finisce ad accettare una truffa, per questo abbiamo stilato i dettagli ai quali fare attenzione per non pagare di più con il mercato libero).
Il costo dell’elettricità, inoltre, risulta in crescita: a ottobre i prezzi del mercato tutelato sono saliti del +37%, mentre le offerte vendute sul mercato libero hanno mostrano un aumento del +103,1%. In generale, secondo le analisi Istat, luce e gas naturale risultato più costosi rispettivamente del +78,8% e +59,5% rispetto alla media del 2019 (pre pandemia).
Il mercato libero, ma obbligatorio e costa di più: “È una beffa”
Senza possibilità di proroga, dal prossimo aprile 9 milioni di famiglie passeranno (obbligatoriamente) al mercato libero. Le associazioni dei consumatori e i sindacati sono insorti e hanno commentato l’assenza di una proroga come una beffa o un disastro.
Per l’Unione nazionale dei consumatori i risultati dell’analisi sono “clamorosi e vergognosi” e “attestano l’urgenza di una proroga del mercato tutelato di luce e gas” visto che la differenza tra i prezzi medi mostra che chi è nel libero “paga attualmente il 56,7% in più”.
Anche la CISL chiede al governo di tornare indietro e rivedere le sue decisione. Sul sito della Confederazione italiana sindacati lavoratori, il segretario generale della FLAEI-Cisl, Amedeo Testa, ricorda che “la politica energetica è un fatto nazionale, proprio per questo le scelte dovrebbero essere oculate e strategiche”.
E chiede:
Abbiamo bisogno di un piano energetico integrato che assicuri la nostra indipendenza, stabilendo passaggi progressivi, non ideologici.
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